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La Cgil non ci crede

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Ma ai pensionati della Cgil questi conti non tornano. Il 61% dei cittadini con un assegno previdenziale - dice il sindacato - non avrà nessun beneficio dal taglio delle tasse. «I pensionati - ha spiegato la confederazione - pur rappresentando il 37% dei contribuenti, percepiranno soltanto il 20% dello sconto fiscale complessivo per un importo pari a 1.300 milioni di euro. Solamente 3 milioni 900 mila pensionati (il 39% del totale) avrà un beneficio medio annuo di 200 euro, mentre 6 milioni di pensionati (pari al 61% della categoria) non percepiranno nulla». Con riguardo alla distribuzione dei benefici tra i pensionati avvantaggiati, la Cgil segnala «significative sperequazioni: 926 mila soggetti avranno un beneficio medio annuo di 32 euro, 960 mila di 103 euro, 1 milione di 221 euro e 980 mila di 439 euro». Secondo il sindacato il saldo tra minore Irpef e minori servizi (valutati al loro costo) derivante dai tagli ai trasferimenti gli enti locali e dall'aumento di imposte e tariffe locali, risulterà negativo per l'intera categoria dei pensionati.

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