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Nel mirino anche la Impregilo

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Artefici della mossa, la banca d'affari del gruppo Popolare Lodi Efibanca, advisor di una cordata industriale aperta al gruppo Gavio e alla società romana delle costruzioni Condotte, ormai vicina al lancio di un'offerta sulla controllata di Gemina. Un passo quasi obbligato per risolvere una situazione difficile, in vista dei 3 bond in scadenza il prossimo 31 maggio per un importo di 200 milioni di euro e il prossimo 24 giugno, per importi rispettivamente di 140 e 210 milioni, per un totale di oltre mezzo miliardo di euro, cui i Romiti intendevano far fronte con un aumento di capitale da 400 milioni. Operazione che appare tramontata però dopo la recente inchiesta sul vertice della società per falso in bilancio e false comunicazioni sociali da parte della Procura di Monza. L'interesse di Marcellino Gavio non era una novità, ma evidentemente ha subito un'improvvisa accelerazione con l'approssimarsi delle scadenze finanziarie della società partecipata al 20,32% da Gemina, a sua volta sorretta da un patto di sindacato che ne controlla il 43,42%, con al suo interno, tra gli altri, oltre alla Miotir dei Romiti (34,23% delle azioni sindacate), anche Mediobanca (27,03%), Italmobiliare (10,06%), Fondiaria-Sai (6,91%), Generali (5,32%) e Capitalia (4,09%). Dal gruppo di Gavio ieri è giunta una conferma di un interesse per l'operazione, anche se per il momento questa è stata definita «prematura».

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