Libretti al portatore, il governo vara la proroga
Niente multa per ora sui depositi superiori ai 12.500 euro. Bisogna mettersi in regola entro luglio
Il Consiglio dei Ministri ha spostato dal primo febbraio al primo luglio 2005 il termine oltre il quale scatteranno sanzioni per i libretti non nominativi con depositi superiori ai 12.500 euro. Lo slittamento delle sanzioni sarà introdotto sotto forma di emendamento a un decreto-legge varato alla fine del 2004, proprio per prorogare una serie di termini e tuttora in corso di conversione. Ora dunque ci sarà tempo fino al 30 giugno per estinguere i libretti al portatore o convertirli in libretti nominali, qualora il deposito sia superiore alla soglia di 12.500 euro. La proroga era stata chiesta da sindacati, associazioni dei consumatori e esponenti politici perchè il rischio era che, con l'entrata in vigore delle nuove norme a partire dal primo febbraio, a causa di una informazione non capillare sulle novità molti italiani, soprattutto anziani, si trovassero a pagare le super-multe. Soddisfatte, dunque, le associazioni che si erano battute per questa proroga, che adesso però chiedono di far partire una campagna di informazione, in modo da non arrivare alla nuova scadenza con i risparmiatori all'oscuro. Lo stop ai maxi-depositi per i libretti al portatore è contenuto nelle nuove norme anti-riciclaggio, varate lo scorso anno, dal momento che lo strumento si poteva prestare ad un uso distorsivo, visto che con il libretto al portatore tutte le persone che hanno la disponibilità fisica del libretto possono prelevare denaro. Ma per colpire un reato, si è corso il rischio di penalizzare ingiustamente migliaia di persone. I libretti in questione, infatti, non si trovano solo presso le banche, ma anche presso le Poste e sono in gran parte utilizzati come strumento di risparmio dagli anziani. La norma (il decreto legislativo 56 del 2004 che attua la direttiva Ue in materia di «prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi da attività illecite») prevede letteralmente che «i libretti con saldo superiore a 12.500 euro devono essere estinti». Ma ci sarebbe un'interpretazione del Tesoro secondo la quale basta riportare il libretto sotto la soglia stabilita dalla legge, ritirando le eventuali eccedenze. Altrimenti si può dividere la somma in più libretti al portatore o convertire questo strumento in libretto nominativo.