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Civitavecchia, Gavio rileva il porto da Sensi

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Il re delle autostrade assumerà il controllo della società e costruirà la darsena per le petroliere

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Un'operazione dal valore complessivo di 150 milioni di euro, che Italpetroli da sola non era in grado di portare a termine. Di qui l'accordo con il re delle autostrade Marcellino Gavio, che attraverso la Profert srl acquisirà entro la fine del mese il 10% della quota di Sensi nella Compagnia porto di Civitavecchia (la società che ha la concessione per costruire e gestire il pontile attrezzato per il carico e scarico di petrolio, carbone e altri prodotti energetici). Successivamente - secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Mf-Dj - l'imprenditore di Alessandria estenderà la sua partecipazione, attraverso un aumento di capitale già concordato, che porterà Gavio al 65% della società, mentre Sensi scenderà al 10%. Il restante 25% resterà in mano all'Enel, a meno che la società di Paolo Scaroni non si metta di traverso, facendo valere il suo diritto di prelazione. Se non ci saranno sorprese, dunque, sarà Gavio a garantire il 75% degli investimenti necessari per completare e rendere operativa la nuova darsena. Un investimento che darà una consistente boccata d'ossigeno ai conti della Italpetroli, oggi in rosso per 600 milioni di euro, in gran parte a causa delle perdite accumulate da un'altra società controllata, la As Roma. Ieri lo staff di Gavio ha confermato l'intenzione del gruppo a rilevare subito il 10% della Compagnia porto di Civitavecchia per un investimento di 5 milioni di euro. Successivamente, ha spiegato Enrico Arona, uno dei manager del gruppo, ci sarà l'aumento di capitale al quale parteciperanno Gavio e probabilmente altri soci, ma per ora non è stato fatto alcun nome. L'interesse di Gavio per Civitavecchia, esattamente come per la Impregilo controllata dalla famiglia Romiti, nasce con buona probabilità dalla scelta dell'imprenditore piemontese di diversificare i suoi investimenti, frutto di un impero finanziario basato sulle attività di costruzione e sul settore autostradale. Sono sue, ad esempio, importanti quote nella Milano-Torino, nella Parma-La Spezia e nella Milano-Serravalle. Ma proprio da quest'ultima ricca partecipazione potrebbe essere nata la decisione di cercare nuovi business. Di recente, infatti, Gavio è stato escluso dal controllo di questa autostrada, in seguito ad un accordo tra gli enti locali azionisti dell'arteria.

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