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Il produttore Cecchi Gori recupera 160 milioni

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La banca aveva ottenuto il sequestro conservativo di beni per 160 milioni di euro nella titolarità della Finmavi (la finanziaria del produttore cinematografico) sotto forma di recupero crediti legati allo sfruttamento di diritti cinematografici. La nona sezione del tribunale di Roma, secondo quanto riferito dai legali di Cecchi Gori, ha escluso qualsiasi forma di inadempimento da parte della società di Cecchi Gori e ha revocato il sequestro conservativo dei 160 milioni di euro. La guerra legale tra il produttore fiorentino e la banca d'affari prosegue ora su un altro versante: quello aperto dal produttore con la richiesta di 200 milioni di euro di risarcimento «per i gravissimi danni procurati dalla Merril Lynch in violazione di impegni contrattuali». Pronta la reazione di Cecchi Gori: «Giustizia è fatta - ha commentato - e il 2005 è cominciato sotto i migliori auspici. Sono convinto che questo sia l'anno del riscatto personale e professionale. Sono fiducioso che a breve ci saranno altri importanti riconoscimenti giudiziari».

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