Fiat prepara la risposta a Gm
Ma le intenzioni di Detroit ormai sono chiare, dopo la decisione di azzerare il valore della partecipazione (10%) in Fiat Auto. Marchionne successivamente ha incontrato tutta la struttura di comando di Fiat Auto, dall'ad Herbert Demel ai 28 responsabili di funzione. Borsa preoccupata. Mentre Torino prepara la sua contromossa, la Borsa ha risposto negativamente a questa fase di incertezza. E ieri Fiat ha chiuso in ribasso (-2,02% a 6,04 euro), in controtendenza con i rivali europei. Dal 24 gennaio il Lingotto può esercitare l'opzione put (nell' arco di 5 anni), ma la mediazione in corso sembra in salita e l'esito più probabile per la contesta adesso è il ricorso al tribunale di New York. Tra Marchionne e Wagoner non ci sarebbe ancora stato, però, il faccia a faccia previsto dalla «mediation». E circondato dalla massima riservatezza, l'incontro potrebbe svolgersi la prossima settimana. I dubbi sul put. L'ad di Fiat anche nei giorni scorsi ha ribadito la tesi che la put option «ha un valore» e per il Lingotto sarebbe di circa 3 miliardi di euro. Gm però non la pensa così o, comunque, dà una valutazione assai minore. Di qui la mossa con cui giovedì ha azzerato il valore dela partecipazione in Fiat Auto, proprio per giocare al ribasso. Il fatto che la diatriba si trascini ancora a lungo preoccupa anche i sindacati: «Finchè balla il nodo del put è difficile immaginare un futuro», ha detto, a margine dell'attivo dei delegati Fiom a Milano, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. «Se si scioglie l'alleanza e il matrimonio tra General Motors e Fiat, allora bisognerà lavorare se si vuole dare un futuro alla Fiat, in una prospettiva di grande livello, con risorse finanziarie e partnership importanti». Sindacati in allarme. Secondo Epifani, comunque, «fondamentale è che non si resti troppo a lungo in questa fase di incertezza che non fa bene alla Fiat. Il governo - ha concluso - deve seguire con attenzione questa vicenda, e poi, quando ci sarà bisogno, dare il suo contributo». Anche per il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta la resistenza di Gm era prevedibile. «Spero - ha detto - che la Fiat abbia la forza di vincere e tutti dobbiamo fare il tifo perchè vinca». Anche per questo, secondo Pezzotta adesso «sarebbe opportuno un confronto con l'azienda».