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Alitalia, parte l'indagine europea

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Nel mirino i possibili aiuti di Stato. Promessi tempi brevi per il verdetto

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Bruxelles comunque assicura che l'inchiesta sarà tanto breve (questione di mesi) da non mettere in pericolo la ricapitalizzazione ed il salvataggio della compagnia. A comunicarlo è stato ieri lo stesso commissario europeo Jacques Barrot, incontrando il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi e il presidente e amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli. Tempi stretti. «Sì, sarà avviata», ha detto Lunardi riferendosi alla procedura d'indagine e confermando indiscrezioni in circolazione già da prima di Natale. Il ministro ha sottolineato che con Barrot è stato però anche concordato di far durare l'indagine solo «qualche mese» chiudendola «in tempo utile per consentire l'avvio dell'aumento di capitale senza mettere in pericolo la continuità aziendale». «Assolutamente» fiducioso su una soluzione della vicenda è tornato a dirsi pure Cimoli al termine del'incontro al quale però non ha partecipato il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco a causa di un'influenza. Incognita ricorsi. L'apertura dell'esame, ha detto ancora Lunardi in sintonia con il commissario ai Trasporti Barrot, non vuol affatto dire che Bruxelles sia già convinta che l'operazione contenga aiuti di Stato illegittimi e rappresenta anzi una «tutela» per Alitalia: «un atto indispensabile per dare certezze giuridiche» ed «evitare ricorsi di compagnie aeree europee», ha affermato Lunardi riferendosi implicitamente a British Airways e Lufthansa che già hanno scritto alla Commissione contestando i termini del salvataggio di Alitalia. Barrot - nel confermare che chiederà ai suoi colleghi di approvare l'apertura dell'indagine mercoledì prossimo, 19 gennaio - ha sottolineato che a prima vista il piano-Alitalia «sembra serio» ma l'inchiesta serve per «metterci al riparo da incertezze giuridiche» ed eventuali ricorsi. Il tutto sarà fatto «con la rapidità necessaria, ma non con precipitazione». Il nodo garanzie. Barrot si è mostrato comprensivo per l'attuale mancanza di garanzie bancarie che assicurino la privatizzazione dell'entità di volo di Alitalia, Az Fly, e non ha drammatizzato nemmeno la questione della presenza pubblica (Fintecna) nel comparto servizi, Az Service. Punti caldi, a suo dire, «non ce ne sono» e «non vi è alcuna presunzione negativa» nell'apertura di un'indagine. C'è però, ha ammesso, «la necessità di chiarificare alcuni aspetti come le garanzie bancarie».

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