L'economia crescerà del 4%

Se da un lato questo insieme di fattori consentirà all'economia mondiale di espandersi quest'anno di circa il 4%, dall'altra parte è anche vero che questi elementi, a cui si sommano anche gli squilibri esterni, rappresentano un pericolo per l'economia. L'analisi è del portavoce del G10 e presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che avverte: «Dobbiamo rimanere vigili, i rischi ci sono. Ognuno deve assolvere i propri compiti per favorire la ripresa. L'Europa, ad esempio, deve elevare il proprio potenziale di crescita». «Nel 2004 la crescita è stata sostenuta, migliore delle stime fatte alla fine del 2003: c'è stata una evoluzione favorevole, nonostante il rallentamento registrato nel terzo trimestre», spiega Trichet indossando i panni di portavoce del G10. «Questo ci fa pensare che la crescita nel 2005 sarà intorno al 4%, meno favorevole quindi rispetto al 2004», aggiunge precisando che per l'anno in corso «è prevista una espansione del commercio mondiale» e che la ripresa vedrà ancora una volta fra i suoi protagonisti i paesi emergenti. A favorire la crescita dell'economia globale ci saranno «i mercati finanziari, in cui abbiamo osservato un basso livello di spread, di volatilità, di risk premium e di tassi di interesse». Il tutto a disegnare «un importante quadro per l'economia», a cui si aggiunge l'alto appetito degli investitori per il rischio. Oltre ad essere una leva di crescita, però, «il basso livello di spread e di volatilità» potrebbe anche rappresentare un rischio, sottolinea Trichet reputando basso l'attuale livello dei tassi di interesse e rimandando eventuali considerazioni e decisioni al riguardo a giovedì prossimo, giorno in cui è fissato il direttivo della Bce. Ma un'altra nube potrebbe incombere sulla ripresa: si tratta del caro petrolio. «Siamo fiduciosi - rassicura Trichet - i rialzi dei prezzi petroliferi sono stati assorbiti». Ma il greggio rimane pur sempre un rischio, e molto dipenderà dalla «capacità o meno di assorbire» i rialzi da parte dei singoli stati. Ci sarebbe bisogno, comunque, «di migliorare la trasparenza nel mercato del greggio così da aiutare la ripresa», sulla quale hanno effetti positivi «le aspettative inflazionistiche che si mantengono ad un livello basso». Trichet però avverte: «dobbiamo restare vigili per mantenere in ordine le nostre aspettative sull'inflazione». Rifiutandosi di rispondere a domande sull'attuale tasso di cambio euro-dollaro mentre indossa gli abiti di portavoce del G10 («visto che - ha precisato - nei meeting del G10 non si parla di cambi ma di economia globale»), Trichet mettendo il «cappello da presidente della Bce» ha detto di aver comunque apprezzato le parole del segretario di stato americano Robert Snow, che ha promesso l'impegno degli Usa per sostenere la forza del dollaro per ridurre il deficit.