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Fondi comuni, rosso record di 10,4 miliardi

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Il saldo fra riscatti e nuove sottoscrizioni è risultato negativo per 10.491,4 milioni di euro, cioè il passivo più pesante almeno da quando Assogestioni effettua i rilevamenti mensili (1984), visto che il precedente picco minimo risaliva al 1988 con -6.691 milioni. Il buon risultato registrato in dicembre (raccolta positiva per 1.445,7 milioni di euro) non è bastato a rallentare la caduta verticale della raccolta. Caduta che, comunque, non ha avuto effetti sul patrimonio, che non solo ha resistito ma è addirittura aumentato (+1,27%) attestandosi a 515.438,9 milioni di euro, contro i 511.781 di inizio anno. Complessivamente, fra il 2000 ed il 2004 - rileva Assogestioni - la raccolta dei fondi comuni è risultata positiva per 37,3 miliardi nonostante un 2001 ed un 2002 negativi, con deficit rispettivamente pari a 599,4 e 6.400,9 milioni di euro. «È positivo l'ultimo mese del 2004 per i fondi comuni d'investimento: la raccolta di dicembre si è chiusa con un saldo positivo di 1.445,7 milioni di euro. Un recupero, questo, che aveva già iniziato a manifestarsi in novembre, quando i fondi avevano ridotto sensibilmente lo sbilancio del mese di ottobre», spiega Assogestioni, sottolineando che «grazie ai risultati conseguiti da alcuni comparti, nel 2004 il patrimonio dei fondi comuni è cresciuto dell'1,27%, attestandosi a 515.438,9 milioni». I fondi obbligazionari hanno archiviato il 2004 in terreno negativo: -2.928,3 milioni di euro, nonostante il risultato positivo di dicembre (il secondo mensile consecutivo) che si è chiuso con +2.671 milioni di euro. L'ultimo mese dell'anno si è rivelato buono anche per i fondi flessibili, che hanno registrato una raccolta positiva per 194 milioni di euro, portando il bilancio di fine anno a +5.248,2 milioni di euro. Pur giungendo in dicembre ad un passo dalla parità (-98,1 milioni di euro), i fondi azionari nel 2004 hanno realizzato un passivo di 2.757 milioni di euro. Segno meno anche per i fondi bilanciati e di liquidità sia per dicembre che per l'intero 2004. L'analisi per i gruppi di gestione mostra che l'emorragia della raccolta ha colpito soprattutto i due principali player: Banca Intesa (-11.220,4 milioni di euro) e San Paolo Imi (-5.810,6 milioni di euro). Male anche Deutsche Bank (-2.921 milioni), Bnl (-2.448,7 milioni) e Fineco (-1.092,7 milioni), mentre Unicredit se la cava con perdite decisamente più contenute (-391,1 milioni).

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