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Fiat, slitta l'incontro con la GM

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I due gruppi al lavoro per una soluzione soft al nodo della vendita dell'auto

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In questo clima di incertezza lunedì riapriranno le fabbriche automobilistiche della società torinese, dopo un lungo periodo di cassa integrazione che ha ridotto al minimo la produzione. Sembra a questo punto molto improbabile che l'atteso e decisivo faccia a faccia si svolga prima dell'appuntamento fra Wagoner e la stampa internazionale, fissato per domani in occasione dell'apertura del Salone dell'auto di Detroit. Sia il Lingotto sia la casa americana hanno ribadito ieri il massimo riserbo su una data che è nota soltanto a Marchionne e a Wagoner, dal momento che lo stesso Master Agreement prevede che non ne debba essere data alcuna comunicazione neppure all'interno delle società. Già il 14 dicembre, in occasione dell'ultimo steering committee, d'altra parte, per sfuggire ai media i vertici delle due società, che allora erano accompagnati dalle rispettive delegazioni mentre questa volta saranno da soli, spostarono all'ultimo momento il luogo dell'incontro, previsto a Zurigo presso la sede europea di Gm, in un piccolo paese sul lago di Costanza, in Germania. L'incontro dovrebbe comunque svolgersi la prossima settimana, quando scadrà il termine dei primi venti giorni previsti dalla mediation (anche su questa data, però, le due società non hanno mai voluto fornire ufficialmente indicazioni precise e non è chiaro se sia il 12 o il 13 gennaio). Negli ultimi giorni si è parlato anche di un possibile slittamento per consentire alle diplomazie messe in moto dalle due società di lavorare fino all'ultimo alla ricerca di un'intesa ed evitare il ricorso di Gm alle vie legali, ma anche in questo caso non ci sono conferme. Probabilmente i vertici dei due gruppi hanno deciso di scegliere un percorso soft. Questo potrebbe trovare conferma nel fatto che gli americani hanno rifiutato il rischio di un'azione legale che sarebbe dannosa per la Fiat ma avrebbe influenze negative anche sugli azionisti della General Motors che da tempo sono costretti a mandare giù risultati industriali e finanziari non proprio brillanti. Pertanto finire in un tribunale di New York è un'ipotesi che GM e Fiat non vedono di buon grado. Questo ha fatto pensare al mercato che possano esistere ancora dei margini di mediazione per evitare di arrivare allo scontro frontale. Per quanto riguarda il luogo del vertice tra i due manager, si sa solo che dovrà svolgersi in un luogo neutrale, quindi nè in Italia nè negli Stati Uniti. Poichè Wagoner è impegnato fino all'11 al Salone di Detroit, alcuni analisti hanno ipotizzato che la sede prescelta possa essere il Canada, visto anche che Marchionne ha nazionalità canadese oltre che italiana e ha lavorato a lungo in quel Paese.

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