LE AZIENDE

Per il segretario generale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna), Giancarlo Sangalli, sono queste le priorità di cui Palazzo Chigi dovrà tener conto nella nuova norma in preparazione. Come valuta la chiamata del governo alle parti sociali? «È un fatto positivo, che però fa parte degli accordi presi in fase di costruzione dell'ultima legge Finanziaria. Proprio in quella sede si era deciso di spostare tutti gli incentivi alle imprese in un provvedimento collegato». Quali sono le cose più urgenti da fare per far ripartire le imprese? «Il sistema produttivo italiano sta subendo colpi fortissimi: l'euro troppo forte penalizza l'export; Paesi con un costo del lavoro irrisorio come Cina e India ci fanno concorrenza nei settori tipici del Made in Italy, come tessile e calzature. La risposta deve essere un incentivo alle aziende che fanno rete e si aggregano per innovare. Ma allo stesso tempo bisogna attrezzarsi meglio per competere sui grandi mercati. E poi mettere mano a un modello di sviluppo che mostra il fiato, come è quello dei distretti. Un modello che va ammodernato». g.p.