Finanziaria 2005, le novità per il lavoro dipendente
La Legge Finanziaria 2005 introduce nuove deduzioni per figli, coniuge e familiari a carico che sostituiscono le vecchie detrazioni ed incidono sulla determinazione della base imponibile, dei redditi di lavoro dipendente, sulla quale vanno applicate le nuove tre aliquote (più una a titolo di contributo di solidarietà) riguardanti l'Imposta sui redditi del persone fisiche (Irpef ora Ire). Dubbi per i datori di lavoro Con l'approvazione della Finanziaria, quindi, i datori di lavoro e le società di informatica sono nuovamente alle prese con il complicato aggiornamento delle regole di calcolo contenute nei programmi software che consentono la liquidazione degli stipendi da erogare in busta paga. Prima di fare questo, tuttavia, i datori di lavoro attendono i chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate sulle modalità di applicazione del contributo di solidarietà del 4% aggiuntivo sui redditi che superano i 100 mila euro. Tale contributo, infatti, introdotto da una disposizione specifica della Finanziaria che non va a modificare l'articolo 13 del Tuir, sembra che non debba essere applicato mensilmente dal datore di lavoro che effettua la tassazione delle retribuzioni in qualità di sostituto d'imposta. Tale interpretazione, tuttavia, costringerebbe tutti i titolari di reddito di lavoro dipendente o assimilato a quello di lavoro dipendente a presentare la dichiarazione dei redditi per versare tale contributo aggiuntivo. I nuovi sconti Ci saranno quindi da 2005 tre categorie di deduzioni da sottrarre dalla retribuzione lorda di dipendenti e collaboratori coordinati e continuativi al fine di determinare la base imponibile Ire: 1) gli oneri deducibili, come i contributi previdenziali obbligatori, i contributi per la previdenza complementare; 2) la deduzione della no tax area, in uso già dal 2003, che dà diritto ad un importo base di 3.000 euro, aumentato a 7.500 per i lavoratori dipendenti, a 7.000 per i pensionati e a 4.500 per gli autonomi; 3) la nuova deduzione per carichi familiari, che sarà introdotta dal 2005 e che funziona come la no tax area, ma con soglie più alte. Gli importi che spettano sono: 3.200 euro per il coniuge a carico; 2.900 per ogni figlio che diventano 3.450 se il figlio ha meno di tre anni, 3.200 e se manca l'altro genitore; 3.700 se il figlio è portatore di handicap. Per il dipendente o il collaboratore coordinato e continuativo, si determina lo sconto teorico sommando gli importi cui ha diritto (ad esempio 6.100 euro se ha coniuge e figlio a carico) e confrontando questo importo con il suo reddito di lavoro. Le formule per sapere quanto spetta della vecchia no tax area e della nuova no tax family sono date dal rapporto tra il reddito di lavoro dipendente o assimilato al lavoro dipendente e le soglie critiche di 26.000, per la prima, e 78.000, per la seconda. Nel caso della family area, cioè, la deduzione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'ammontare di 78 mila euro (aumentato degli oneri deducibili e della deduzione teorica e diminuito del reddito complessivo) e l'importo di 78 mila euro. Se il rapporto che si ottiene è maggiore o uguale a 1, la deduzione spetta per intero; se è minore di zero o pari a zero, la deduzione non spetta; negli altri casi (fra zero e 1) spetta in base alle prime quattro cifre decimali, senza arrotondamento. Quindi, se dalla divisione si ottiene 0,6434 la deduzione spetta al 64,34%. La soglia di reddito presa a base per il calcolo delle deduzioni familiari è 78 mila euro. Perciò la deduzione sarà sempre più bassa man mano che ci si avvicina a tale importo. Con coniuge e figlio a carico, la deduzione diventa inefficace se si hanno più di 84.100 euro di reddito annuo (78 mila + 6.100).