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Dollaro sempre più debole. L'euro vola

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La valuta europea tocca il nuovo record storico sul biglietto verde, a quota 1,35

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Ieri la moneta europea ha segnato il nuovo massimo assoluto a 1,3507 dollari per poi assestarsi attorno a 1,3490 dollari. Un rally che conferma la situazione di debolezza strutturale del biglietto verde messo sotto pressione dalla voragine del doppio deficit statunitense. Gli operatori sono ormai convinti che l'amministrazione Bush continuerà anche nel 2005 a non contrastare la discesa della moneta americana, nel tentativo di spingere le esportazioni e riequilibrare almeno in parte i propri conti. Quanto basta per enfatizzare la grande fuga dall'area del dollaro, proprio nell'imminenza della chiusura dei mercati finanziari per le festività natalizie, soprattutto se si considera la forte diffidenza degli investitori sulla effettiva capacità degli Usa di attrarre capitali stranieri sufficienti ad arginare il disavanzo record delle partite correnti. Il biglietto verde sembra così destinato a inabissarsi sempre di più, a dispetto del ritmo di crescita dell'economia Usa, che ha archiviato il terzo trimestre 2004 con il Pil in rialzo del 4%, e della prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Nel 2004 la divisa americana ha totalizzato un ribasso di circa il 7% contro euro e del 3,3% sullo yen. Ma finora la strategia del dollaro debole non ha prodotto risultati apprezzabili sulla riduzione del deficit.

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