TAGLIO dell'Irap per la ricerca, snellimento burocratico, riforma degli incentivi, potenziamento dell'innovazione ...
Sono i punti cardine su cui si articola la bozza di decreto sulla competitività predisposto dal ministero delle Attività produttive che dovrebbe essere varato dal governo a gennaio. Suddivisa in 19 articoli, la bozza del provvedimento, inviata ieri dal ministro Antonio Marzano alle categorie, sottolinea la «necessità e l'urgenza» delle misure previste nel testo con l'obiettivo di «assicurare il rilancio della competitività e dello sviluppo del sistema paese». Punto di partenza è lo snellimento dell'intervento pubblico e il miglioramento delle politiche imprenditoriali, la semplificazione e il riassetto normativo. Niente più lungaggini burocratiche, niente licenze, autorizzazioni, concessioni e nulla osta. Per comunicare l'avvio di una nuova attività imprenditoriale basterà dichiararlo con una semplice denuncia autocertificata. La bozza prevede che una quota del Fondo per gli interveti agevolativi alle imprese sia destinata al trasferimento di tecnologie dai centri di ricerca alle imprese. Viene istituito un credito d'imposta pari 10% delle spese totali per il sostegno alla diffusione delle tecnologie digitali. Il provvedimento prevede sgravi fiscali per favorire la concentrazione e quindi la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese. L'impresa che nascerà dalla concentrazione (da attuare entro fine 2006) per poter usufruire dei benefici dovrà avere un numero non inferiore ai 50 dipendenti.