Fiat, nuovo scontro legale con i francesi di Edf
Il colosso energetico d'oltralpe ha infatti preannunciato a sorpresa il ricorso a un arbitrato per sospendere l'esercizio delle put e delle call e chiarire se la legge Marzano per il riassetto del sistema energetico di quest'estate non leda i propri diritti e interessi. Una mossa preventiva, sostengono da Parigi, assegnata a un collegio arbitrale di Ginevra, che «non pregiudica la decisione finale» su Edison, dal momento che tutti gli scenari possibili in Italia sono ancora sul tavolo. Dopo gli strali lanciati in settimana dal presidente Edf Pierre Gadonneix contro la legge del 2001 che ne blocca i diritti di voto in Edison al 2%, e le minacce di uscire da Edison, il colosso pubblico francese alza però i toni mirando ancor più a portare la discussione sul piano politico. Alla base della decisione di procedere con un arbitrato si citano infatti le mutate condizioni giuridiche nel Paese, e in particolare la riforma del settore energetico, che secondo i francesi può comportare «l'adozione di misure pregiudizievoli agli interessi di Edf». Materia del contendere, una clausola della legge Marzano sulla reciprocità in caso di operazioni di concentrazione da parte di imprese straniere (materia del contendere già nella legge 301 che congela Edf al 2%) che prevede, in attesa della realizzazione del mercato unico dell'energia elettrica e del gas, che il Governo possa entro 30 giorni dalla comunicazione dell'operazione all'Antitrust, «definire condizioni e vincoli cui devono conformarsi le imprese o gli enti degli Stati membri» per tutelare la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali di energia e la concorrenza nei mercati. Se la mossa dei francesi ha prodotto una certa irritazione nel Governo, una nota ufficiale del ministero delle Attività Produttive si è limitata a segnalare come la decisione dei francesi risulti di fatto come un ostacolo «introducendo elementi che non agevolano» un percorso di «ricerca di uno sbocco positivo». Solo due giorni fa, ha fatto sapere il ministero guidato da Antonio Marzano, il Governo ha infatti espresso tramite l'ambasciatore di Francia la «disponibilità all'organizzazione di un tavolo tecnico per definire alcuni problemi in materia energetica che riguardano i due paesi».