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TORINO — I sindacati invocano il divorzio tra Fiat e General Motors, mentre il Financial Times paragona ...

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Secondo il quotidiano anglosassone, l'esito più probabile della lite sul put sarà una causa in tribunale e, «come ogni divorzio, gli unici vincitori saranno gli avvocati». Di diverso avviso Morgan Stanley, secondo la quale a General Motors conviene pagare, tra i 500 milioni e 1 miliardo di euro, per ottenere la cancellazione della put option che la costringerebbe a farsi carico del 100% di Fiat Auto. A Piazza Affari il titolo del Lingotto è sceso dell'1,98% a 5,79 euro. Intanto Gm ha avviato, con la comunicazione alla Sec, il processo di mediazione con Fiat sull'esercizio dell'opzione put. La società americana spiega che, nell'incontro del 14 dicembre, non si è giunti ad un accordo sul fatto che «la ricapitalizzazione di Fiat Auto nel 2003 e la vendita della maggioranza di Fidis, sempre nel 2003, costituiscano infrazioni materiali dell'accordo quadro stretto tra le parti». «Durante il processo di mediazione - aggiunge Gm - discuteranno su questioni relative alla loro alleanza e cercheranno di risolvere i conflitti. Non può essere fornita alcuna assicurazione sul fatto che la mediazione possa risolvere con successo tali conflitti». I due amministratori delegati, Richard Wagoner e Sergio Marchionne si vedranno in un «luogo neutrale» entro 20 giorni e altri 10 giorni per trovare un «rimedio legale». Ma sembrano poche le probabilità che si giunga ad un armistizio. I sindacati sperano che si arrivi in fretta al divorzio.

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