Alitalia sulle braci Bruxelles rimanda

Ieri ha ottenuto il via libera dall'assemblea degli azionisti all'aumento di capitale fino a 1,2 miliardi di euro mentre aspetta per gennaio il verdetto della Ue sul piano industriale 2005-2008. Piano che sta già dando i primi risultati, grazie al contenimento dei costi e alla razionalizzazione delle risorse avviati dal presidente e ad Giancarlo Cimoli. Misure che hanno consentito di non attingere ancora al prestito ponte da 400 milioni di euro, garantito dallo Stato. Resta fondamentale che il prestito, ha osservato il numero uno di Alitalia all'assemblea degli azionisti, «ha consentito di garantire, almeno nel breve termine, la continuità aziendale». Dopo aver dato a Bruxelles le informazioni richieste sull'operazione di riassetto societario e sul piano industriale, la risposta attesa dalla Commissione dovrebbe arrivare «in tempo utile ha detto Cimoli - per assicurare sia l'attuazione dell'operazione Az Servizi-Fintecna, sia il futuro aumento di capitale, sia la privatizzazione di Az-Fly». La Commissione dovrebbe essere quindi in grado di verificare «che il risanamento e il rilancio di Alitalia non comportino nessun elemento di aiuto di Stato e che la partecipazione dello Stato scenda sotto il 50% entro luglio 2005» dall'attuale 62,3%. Il governo, ha aggiunto Cimoli, «si è impegnato a rendere minoritario il capitale in massimo dodici mesi dalla concessione della garanzia» al prestito ponte «entro ottobre 2005». Operazione, che consentirà la privatizzazione e che potrà avvenire «sia in occasione dell'aumento di capitale sia con la cessione a terzi di azioni della compagnia». Per Az Servizi spa, costituita il 10 novembre scorso e focalizzata sull'attività di servizi strumentali e di supporto al trasporto aereo, ha ricordato Cimoli, si sta finalizzando il negoziato per l'ingresso nel capitale di Fintecna sulla base di una seconda lettera di intenti che «evidenzia la condivisione del business plan di Az Servizi, dei valori di base ai quali l'operazione potrà essere realizzata e le modalità dell'ingresso nel capitale». Passo successivo, ha ricordato ancora Cimoli, sarà l'aumento di capitale da esercitarsi entro il 31 luglio 2005, di 1,2 miliardi». Infine, nel Cda di Alitalia entra Gabriele Checchia, consigliere diplomatico del ministero delle Attivita produttive.