Cinema, ad Abete gli studios di Benigni
Rilevati gli stabilimenti Melampo di Terni. Prossimi obiettivi i grandi set in Marocco e Tunisia
E con l'acquisizione dei grandi impianti della Melampo Cinematografica, a Terni, da parte dei Cinecittà studios di Luigi Abete, si candida a guidare i più grandi set cinematografici del Mediterraneo. Il progetto punta ad attirare nella Capitale le più importanti produzioni americane, che per girare i film con grandi budget hanno bisogno di diverse location. Di qui la mossa dei Cinecittà Studios, che adesso puntano ad assicurarsi altre strutture in Marocco e Tunisia. L'operazione, che offre una boccata d'ossigeno in una zona provata dalla vertenza per il salvataggio delle acciaierie Tyssen Krupp, prevede l'acquisto da parte degli studi romani della maggioranza delle quote dalla Melampo cinematografica, azionista di Spitfire (la società di Roberto Benigni e della moglie, Nicoletta Braschi, che gestisce Papigno ed è titolare del contratto d'affitto dodecennale degli stabilimenti). Con il parere positivo espresso dal Comune di Terni (proprietario della struttura), la Spitfire continuerà a gestire gli studi cinematografici di Papigno. A Nicoletta Braschi e Roberto Benigni resterà il 40% delle quote della società e quindi avranno un ruolo importante dal punto di vista gestionale (con una rappresentanza nel consiglio di amministrazione) e - come ha sottolineato Abete - «anche da un punto di vista simbolico, per il valore aggiunto che portano due artisti di così alto livello». Benigni, che a Papigno ha girato, fra l'altro, «La vita è bella» e dove sta ultimando le riprese del suo nuovo film, «La tigre e la neve», continuerà quindi ad utilizzare i teatri di posa di Papigno per le sue future iniziative cinematografiche. Ancora nessuna anticipazione, invece, dal presidente di Cinecittà Studios, Abete, il quale ha annunciato la presentazione di un piano industriale analitico entro i primi mesi del 2005. L'accordo, con il previsto rinnovo automatico, scadrà nel 2031. Ieri è stato firmato un preliminare, e l'intesa sarà operativa anche dal punto di vista giuridico all'inizio del nuovo anno. Tra gli obiettivi dell'intervento di Cinecittà Studios a Papigno, indicati da Abete, ci sono dunque la necessità di offrire ulteriori spazi di locazione. E la convinzione - ha proseguito Abete - «che una delle leve dello sviluppo in Italia deve essere l'intrattenimento culturale, che non deve essere visto come una cosa aggiunta, secondaria, ma come una delle linee sulle quali il Paese deve svilupparsi se vuole rimanere competitiva». Abete ha quindi sottolineato che per Cinecittà Studios una delle condizioni fondamentali per l'accordo («che è una staffetta - ha commentato - che implementa e non sostituisce») era la presenza di Benigni e della moglie, Nicoletta Braschi, che erano entrambi ieri alla conferenza stampa di ufficializzazione dell'intesa. Certo, ha dettto il premio Oscar, «portare Cinecittà Studios a Terni è come portare Hollywood a Orvieto».