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Acquisite centrali in Slovacchia

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Il gruppo di Paolo Scaroni con questa operazione non consolida però solo la sua strategia di internazionalizzazione, ma segna anche il debutto nel nucleare, dopo il referendum dell'87 che aveva obbligato il colosso elettrico ad abbandonare l'atomo. I termini dell'accordo sono quelli noti: per il 66% della SE, l'Enel pagherà 840 milioni di euro, un'offerta superiore a quelle presentate dalla Cez ceca (690 milioni di euro) e dalla russa Inter Rao (547 milioni di euro). Tra le clausole poste dal governo di Bratislava, secondo le indiscrezioni circolate, ci sarebbe il mantenimento della golden share nelle mani dello stato slovacco. «L'operazione è andata bene e siamo molto soddisfatti - ha detto il presidente dell'Enel, Piero Gnudi - Per noi è un successo importante». Dopo quasi 17 anni l'Enel si riaffaccia dunque, anche se oltre frontiera, a gestire la produzione nucleare: dei 7 mila mw che fanno capo alla società slovacca, un terzo è rappresentato infatti da due impianti nucleari (2.640 mw). E, in programma, c'è anche il completamento di altri due gruppi da 880 mw che andranno a sostituire eguale potenza in dismissione. In questa fase, l'accordo raggiunto ieri con il governo di Bratislava, prevede che per quanto riguarda lo smaltimento (il cosiddetto decommissionig) spetterà allo Stato slovacco mentre il gruppo Italiano supervisionerà il completamento della nuova potenza nucleare prevista. L'accordo con la Slovacchia - dopo due mesi di trattative in esclusiva che aveva anche registrato qualche segnale di battuta di arresto - rappresenta un nuovo tassello nella strategia oltre frontiera del gruppo italiano che, solo nell'est Europa, ha già puntato la propria bandierina in Romania dove possiede due società di distribuzione che servono il 20% (1,4 milioni) dei clienti totali; in Bulgaria dove controlla la maggior centrale del paese. E, ancora, In Russia dove la società guidato di Paolo Scaroni ha vinto la gara per la gestione di una nuova centrale da 450 mw che copre la domanda di San Pietroburgo ed esporta in Finlandia.

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