Riassetto Telecom, domani titoli sospesi
Tronchetti accorcia la catena di controllo sulla società. Ancora incerto il ruolo dei Benetton
E così il giorno di Sant'Ambrogio (patrono di Milano) e della prima al nuovo teatro alla Scala, coinciderà anche con la nascita della nuova Telecom di Marco Tronchetti Provera. L'agenda prevede una maratona di consigli di amministrazione senza precedenti, per realizzare il secondo taglio alla catena di controllo del gruppo delle telecomunicazioni, dopo quello realizzato meno di due anni fa. Nel frattempo i titoli delle società quotate resteranno sospesi a Piazza Affari sin da domani mattina, mentre in serata non si escludono eventuali incontri di Patto di sindacato. Il piano di riassetto prevede un'offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) di Telecom sulla controllata del mobile Tim da realizzare in parte per contanti e in parte con conferimento di titoli. Con un prezzo di offerta per le Tim che potrebbe essere vicino ai 5,5 euro e un concambio Telecom-Tim che la Borsa suggerisce a 1,75-1,8. Al servizio dell'operazione saranno varati aumenti di capitale e finanziamenti a catena. Olimpia dovrà dotarsi di 2,2 miliardi per ricomprare sul mercato titoli della nuova Telecom e riportarsi all'attuale 17% dopo la discesa all'11% circa a causa della fusione. Una questione, quella della ricapitalizzazione di Olimpia, sulla quale deve ancora essere sciolto il nodo Benetton. La famiglia di Ponzano Veneto si è presa un fine settimana di riflessione. Edizione Holding non avrebbe problemi a sostenere l'aumento di capitale Olimpia o persino a rafforzarsi, investendo 600 milioni anzichè i 350 minimi necessari per sottoscrivere la quota di competenza (16,8%). Ciò che è stata materia di un duro confronto tra Tronchetti e Gilberto Benetton è piuttosto la struttura dell'accordo e in particolare le assicurazioni su eventuali futuri cambiamenti di scenario del gruppo che nascerà dalla fusione. Fermo restando che le regole del patto di sindacato Olimpia consentono a Edizione di prendere già parte alle decisioni di natura straordinaria. L'aumento di capitale di Olimpia, che vedrà ferme Unicredit e Banca Intesa (entrambe all'8,4% con una opzione a vendere nel 2006), sara sottoscritto pro quota dalla Hopa di Emilio Gnutti (16%) con un esborso di 350 milioni. Per far fronte all'aumento di Olimpia, inoltre, Pirelli dovrà a sua volta reperire nuovi mezzi, e lo stesso dovranno fare Camfin e Gpi, le finanziarie a monte. Secondo il settimanale Milano Finanza, gli aumenti di capitale saranno in tutto cinque: oltre a Olimpia (2-2,5 miliardi) e Pirelli (1 miliardo), ci saranno quelli di Camfin (150-170 milioni), Gpi (80 milioni) e della stessa Telecom (2 miliardi). L'Opas su Tim dovrebbe inoltre essere sostenuta con un finanziamento di 10 miliardi da un pool di banche, tra cui Mcc (Capitalia), Intesa, Unicredit. Intanto cambiano le tariffe, con un rincaro per le chiamate fisso-mobile di giorno e una riduzione per la sera.