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Vecchioni al vertice di Confagricoltura

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Fino alla fine è stato un testa a testa con gli altri due candidati, il piacentino Emilio Bertuzzi e il ferrarese Sergio Lenzi. Vecchioni è proprietario di un'azienda agricola di 440 ettari ad orientamento olivicolo, specializzato cerealicolo ed agrituristico. Appena eletto ha subito sottolineato che intende muoversi nel segno della continuità. Il che non significa «immobilismo». «Il mio obiettivo - ha detto - è di avviare nuove iniziative che tengano conto di un quadro generale in costante evoluzione». «Il sindacato del nuovo millennio - sottolinea - dovrà essere capace di programmare nel lungo periodo e di dialogare con le parti sociali, forte della sua leadership nel campo del lavoro. Il mio primo obiettivo - aggiunge - sarà di attivare un confronto serio per affrontare, nel modo più opportuno, le problematiche del settore». Il neo presidente dell'organizzazione degli imprenditori agricoli rileva, infatti, di puntare molto «al dialogo con le altre realtà del settore» abbinando alla «fermezza, nel rispetto della propria storia, elementi di mediazione tesi al conseguimento degli obiettivi generali dell'impresa». I temi da affrontare non mancano: dalla politica agricola comune e alle organizzazioni di mercato fino al confronto internazionale e agli organismi geneticamente modificati. E, soprattutto, per quanto riguarda gli «ogm» il numero uno della Confagricoltura ha ribadito che l'organizzazione «continuerà sulla linea tracciata fin ad ora» con maggiore attenzione alla ricerca «perchè è importante - dice - applicarla all'agricoltura».

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