TUTTO pronto come ogni anno per le considerazioni finali del Governatore di Bankitalia.
La banca orfana ormai della leva monetaria è ancora supervisore del mondo bancario e finanziario in Italia, nonchè guardiano dei conti pubblici. Quest'anno è stato certamente quello vissuto più pericolosamente per Bankitalia, protagonista di uno scontro senza precedenti con il Tesoro e messa sotto accusa da una parte del mondo politico per la gestione dei crac Parmalat e Cirio. Il Ddl per la riforma del risparmio potrebbe addirittura segnare la fine del mandato a tempo indeterminato del Governatore, ridefinendo la mappa complessiva delle autorità preposte alla difesa dei risparmiatori. Nei saloni del piano nobile di Palazzo Koch saranno ospitati i massimi rappresentanti della vita pubblica italiana e tutti i banchieri. Sono in molti a scommettere che non mancheranno i consueti richiami alla necessità di riforme strutturali, da quelle del lavoro, alla previdenza. Se non costituiranno nel caso una novità, sarà interessante constatare il modo in cui saranno pronunciati dopo gli screzi con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e a pochi giorni dalla svolta in Confindustria, che rilancia il dialogo sociale, tema sempre caro al Governatore. Il discorso di Montezemolo all'assemblea di Confindustria ha di fatto segnato un avvicinamento tra imprese e banche e ristabilito quel rapporto messo in crisi dopo gli scandali Parmalat e Cirio.