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L'amministratore delegato, Ciucci: vorremmo avere il massimo coinvolgimento a livello mondiale

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L'immensa opera, attesa alla piena operatività nel 2012, è stata illustrata alla comunità finanziaria americana riunita nei saloni dell'Hotel Plaza dai vertici della Stretto di Messina Spa, capeggiati dall'amministratore delegato, Pietro Ciucci. «Siamo qui - ha osservato a margine dell'incontro - per fornire tutte le informazioni sul progetto, sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico-finanziario e, soprattutto, per spiegare che l'opera è in fase di realizzazione e che è oramai pubblico il bando di gara per il general contractor» che dovrà occuparsi di dare vita all'intero disegno. La sortita nella città del ponte di Brooklyn - la striscia di strada sospesa più nota al mondo - permetterà alla società italiana di rendere note, a 360 gradi, tutte le sfaccettature del progetto e di puntare al coinvolgimento di investitori e aziende interessate a farne parte, tanto sul versante industriale quanto su quello eminentemente finanziario. «Desideriamo e ci auguriamo - ha osservato Ciucci parlando del roadshow che toccherà anche la capitale britannica e quella giapponese - di avere il massimo coinvolgimento a livello mondiale. C'è una gara per la selezione del general contractor aperta ad aziende internazionali», senza limitazioni di natura geografica. «Vogliamo sensibilizzare in modo ampio - ha aggiunto - torneremo più volte» negli Stati Uniti per mostrare i risultati ottenuti «e per avviare raccolta di capitali e stimolare la partecipazione dei mercati finanziari e degli investitori internazionali». Un terreno, questo, su cui la Stretto di Messina ha già iniziato a muoversi, nonostante vi sia ancora tempo per le decisioni definitive. «Abbiamo contatti continui con grandi investitori istituzionali e banche d'affari - ha spiegato ancora Ciucci -. Il reperimento di capitali va ultimato prima dell'apertura dei cantieri previsto nel 2005: «è ancora presto per stipulare contratti su base impegnativa». La fermata statunitense del roadshow - aperta da una lettera del ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, in cui viene spiegata alla comunità finanziaria statunitense l'importanza della Legge Obiettivo (in cui è inserito il ponte sullo Stetto) per la costruzione di grandi infrastrutture in Italia - ha offerto l'occasione alla Stretto di Messina Spa, di far conoscere al pubblico statunitense i dettagli di un ponte che, con una campata centrale lunga 3.300 metri, è destinato ad essere l'opera sospesa più lunga del mondo (3.666 metri di lunghezza complessiva), lasciando al secondo posto il ponte giapponese Akashi Kaikyo, con luna luce di 1.991 metri. Atteso alla piena operatività nel 2012, il ponte garantità 40.000 posti di lavoro nei sei anni e mezzo di cantiere, mentre il costo dell'operazione sarà di 4,6 miliardi di euro, 5,5 miliardi di dollari. A margine dell'incontro, i vertici della Stretto di Messina Spa hanno reso noto di essere stati raggiunti dalla notizia secondo la quale il Consiglio di Stato ha riconosciuto la competenza del Tar a giudicare le contestazioni giunte nei confronti dell'opera da parte delle associazioni ambientaliste.

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