È SLITTATO l'esame della proposta di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta su Parmalat, ...
Il programma dell'aula della Camera prevedeva che la discussione iniziasse questa settimana. Nei giorni scorsi il presidente della commissione Attività produttive, Bruno Tabacci, contrario al varo della commissione d'inchiesta prima del disegno di legge sul risparmio, si era rivolto al presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, perché ci fosse un rinvio. Il provvedimento non è più all'ordine del giorno dell'aula e questo ha suscitato dure proteste del capogruppo della Lega, Alessandro Cè, che ha chiesto le dimissioni di Tabacci. Come ha precisato Fabio Mussi, vicepresidente della Camera che presiedeva la seduta, la richiesta di rinviare l'esame è stata formalmente presentata da Tabacci a nome anche del presidente della commissione Finanze, Giorgio La Malfa. I due presidenti ritenevano necessario che le commissioni concludessero l'esame della proposta di istituire la commissione d'inchiesta «non prima del disegno di legge sul risparmio. I due presidenti hanno presentato un'esigenza che era stata rappresentata da diversi gruppi parlamentari in commissione». «Consiglio all'onorevole Cè di leggere la rassegna stampa di questi mesi e di valutare con equilibrio le mie iniziative e quelle delle commissioni competenti in materia di tutela del risparmio. Mi sono occupato del caso Cirio già dal dicembre 2002, quando Cè era distratto da altre cose, e poi di Parmalat, anche contrastando un evidente atteggiamento di vittimismo del sistema bancario italiano». Così il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Bruno Tabacci, ha risposto alle accuse rivolte a lui e al presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, dal capogruppo della Lega, Alessandro Cè. «Ora - ha avvertito Tabacci - quel che serve è una nuova legge a difesa dei risparmiatori, su cui non può mancare una vasta convergenza parlamentare, non iniziative demagogiche e strumentali che si sovrappongono al lavoro della magistratura a cui, invece, spetta accertare le responsabilità di imprenditori, amministratori, revisori, banche e autorità indipendenti». Intanto, ieri è stato riavviato nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera l'esame del disegno di legge di riforma a tutela del risparmio, che è stato accolto con «soddisfazione» dal presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, Riccardo Pedrizzi.