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Tiscali, la Tributaria scopre l'evasione

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Le partecipazioni dell'azienda sarda sono state iscritte a bilancio a un valore superiore

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Risultato una mega evasione ch eperò è stata individuata dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari che ha passato ai raggi X i conti della società sarda. Il rapporto sta circolando con insistenza in questi giorni e oltre a ripercussioni sull'azienda potrebbe condizionare anche il futuro politico di Soru. Il rapporto infatti viene utilizzato come clava in funzione elettorale dal momento che il patron della Tiscali, Renato Soru si presenta nelle file di Prodi. Il meccanismo individuato dalla Tributaria consisteva nel pompare il valore delle partecipazioni in società iscritte a bilancio. Il tutto ha generato secondo la Tributaria una evasione per 209 milioni di euro. Ma vediamo nel dettaglio il meccanismo attuato da Tiscali. Il pasticcio viene fuori da una verifica fiscale da parte della Polizia Tributaria di Cagliari attuata a dicembre scorso. Da questa emerse che le partecipazioni in società varie erano state iscritte nel bilancio di Tiscali per 2.256.712.638 euro e ciò a fonte di un valore massimo ascrivibile di 779.206.055 euro. Pertanto c'era stata una sopravvalutazione di bilancio di circa 1.477.000.000 euro. Questo meccanismo consentiva a Tiscali di fare deduzioni fiscali per 209 milioni di euro che ora, dice la Polizia Tributaria, dovranno essere recuperati a tassazione. Ma non è tutto. Relativamente ad altre operazioni su finanziamenti ricevuti o effettuati neiconfronti delle società del gruppo, è stata omessa la contabilizzazione di ricavi per 6,670 milioni di euro. Nel rapporto della Tributaria si dice anche che la società ha «dichiarato illegittimamente una maggiore imposta a credito di 19.267,99 euro. Si legge anche che «la società ha omesso di contabilizzare e dichiarare componenti positivi di reddito per 2.010.546,09 euro. Ma Tiscali ha prontamente risposto alla Tributaria. Nel consiglio d'amministrazione di febbraio in cui ha approvato i risultati del quarto trimestre 2003 la società sarda sottolinea che il verbale della Guardia di Finanza «non rappresenta di per sè una pretesa impositiva nei cofnronti della società ma serve solo a dare un'informativa all'ufficio delle entrate competente che, solo qualora dovesse ritenere fondati i rilievi proposti dalla Guardia di Finanza, emetterà un avviso di accertamento, nei cui confronti la società potrà fare opposizione». Tiscali ha anche precisato che i rilievi contenuti nel verbale della Guardia di Finanza «anche se dovessero essere valutate fondate non inciderebbero sul risultato della società». Tiscali sottolinea infatti di avere perdite fiscali, «accumulate nella fase di star up, sufficienti a compensare un'eventuale maggiore ripresa fiscale».

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