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Alitalia batte cassa, servono 400 milioni

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Oggi la riunione del Cda per il bilancio. Pronto un nuovo giro di poltrone interno

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Dopo il rialzo del 4,4% realizzato lunedì, anche martedì Piazza Affari torna a premiare il titolo della compagnia, che chiude la seduta guadagnando un altro 6,6%. Dopo le incertezze mostrate dai mercati sulle linee del piano industriale che prevede la creazione di Alitalia Flight, la societarizzazione delle altre attività e la richiesta di un prestito ponte per garantire la continuità aziendale, l'avvicinarsi di un nuovo appuntamento chiarificatore sul destino della compagnia sembrerebbe giovare alle quotazioni del titolo. Oggi, infatti, si riunirà ancora una volta il nuovo il consiglio di amministrazione guidato da Giancarlo Cimoli, che dovrà tornare ad esaminare le linee del piano di ristrutturazione. Oltre agli «sviluppi in ordine alle linee guida del piano industriale», all'ordine del giorno del consiglio di oggi c'è poi «il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2003», con la convocazione dell'assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti. Tale bilancio, secondo le prime indiscrezioni circolate, dovrebbe vedere il gruppo chiudere con perdite dell'ordine di 400 milioni di euro a fronte di un rosso ante imposte e componenti straordinarie di 511 milioni. Attorno ai 400 milioni dovrebbe aggirarsi anche l'ammontare del prestito ponte che dovrebbe servire a reperire nell'immediato le risorse finanziarie necessarie per sostenere l'operatività della compagnia in attesa dell'avvio del piano, verso settembre. Il prestito ponte «potrebbe essere una buona soluzione per risolvere una prima parte del problema Alitalia», ha detto il ministro per le Infrastrutture, Pietro Lunardi, tornando a parlare dell'operazione per la quale ha detto di voler «verificare» cosa stia facendo il nuovo vertice. La richiesta avanzata da Giancarlo Cimoli potrebbe essere una strada percorribile, «dipende però dalla comunità europea», ha ricordato Lunardi. Chiusa la partita per la sua sostituzione in Ferrovie, Cimoli è intanto da ieri a completa disposizione dell'aviolinea, dove sta lavorando per dare contorni al piano industriale, presumibilmente anche con l'individuazione dei possibili partner a cui affidarsi per la gestione delle attività di supporto e di servizio e del relativo personale. Proprio la definizione della nuova direzione dell'azienda ferroviaria, tuttavia, fa di nuovo tornare in ballo i nomi dei possibili trasferimenti di manager da Fs ad Alitalia. Tra questi torna il nome di Francesco Forlenza, direttore generale delle risorse umane del gruppo Ferrovie, che potrebbe sostituire l'attuale responsabile del personale in Alitalia, Massimo Chieli. Resta inoltre probabile l'ingresso di Vincenzo Soprano, il braccio destro dell'ingegner Cimoli per le strategie in Ferrovie e in predicato per ricoprire lo stesso ruolo nella compagnia.

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