Rcs al giro di boa, verso la scissione

Gemina avrebbe il controllo della società nata dalla divisione con all'interno il settore dei libri

Nel contempo però il gruppo di via Solferino precisa in una nota che «in merito non è stata presa alcuna decisione» anzi «il consiglio d'amministrazione non ha ancora esaminato il tema». Prematuro sarebbe anche parlare della scelta di un advisor, secondo quanto sottolinea Rcs nel comunicato, anche se con insistenza in ambienti finanziari viene indicata Goldman Sachs alla regia di questa operazione. Secondo indiscrezioni, circolate nei giorni scorsi, che non trovano però conferma nella società, allo studio ci sarebbe lo spin off di alcune attività e poi la quotazione in Borsa della società scissa, Rcs2. Le articolazioni di questo progetto potrebbero essere però più di una. Insomma la linea dell'operazione sarebbe ancora da definire nel dettagli. Sta di fatto che per Rcs c'è a breve un profondo cambiamento. L'ipotesi iniziale era quella che vedeva Gemina assumere il controllo di Rcs2, la società scissa che racchiude al suo interno le attività libri e la partecipazione in Unedisa (e quindi El Mundo) in cambio della cessione della quota Rcs e del passaggio dell'amministratore delegato Maurizio Romiti dalla holding alla guida della società scissa. Una controproposta, secondo alcuni caldeggiata da Mediobanca, prevederebbe invece un perimetro diverso per Rcs2 nella quale non confluirebbe più El Mundo. Al momento però non c'è stata nessuna conferma. Rcs non commenta nessuna di queste ipotesi e si limita a ricordare che l'obiettivo della società è «individuare le migliori modalità di attuazione del piano industriale presentato il 5 dicembre» e in quest'ottica «è stata avviata la verifica se vi siano altri possibili interventi aggiuntivi e complementari, rispetto a quelli già contemplati nel piano, che possano favorire un'ulteriore e più accelerata creazione di valore per gli azionisti». «Tra gli interventi - è uno dei punti fermi messi da Rcs nella nota - è stata presa in esame anche la separazione di alcune attività». Nessun consiglio d'amministrazione è stato per ora convocato sul tema ma è probabile che i consiglieri inseriscano un nuovo appuntamento in agenda per la fine del mese. Così come, tra maggio e giugno, dovrebbero riunirsi anche gli azionisti del sindacato in vista del rinnovo del patto in scadenza il 30 giugno. Sul tavolo restano infatti da discutere gli ingressi di Diego della Valle e di Salvatore Ligresti. La data della riunione «non è stata ancora convocata - aveva detto Franzo Grande Stevens a fine aprile - comunque, abbiamo detto che ci vedremo tra un mesetto».