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Mediobanca, utile a 414 milioni

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Mentre, quanto al patto di sindacato in scadenza il primo luglio, «non c'è alcuna fretta», affermano fonti vicine a Piazzetta Cuccia, dato che oltre il 52% del capitale è vincolato. Il cda di Piazzetta Cuccia, oltre a esaminare e approvare i conti trimestrali, ieri ha deciso di convocare per il 25 giugno (il 26 in eventuale seconda) l'assemblea straordinaria dei soci con all'ordine del giorno l'introduzione delle novità previste dalla riforma del diritto societario, la legge Vietti. Tra le modifiche, non figura l'introduzione della doppia direzione generale, uno dei punti rilevanti dell'intesa siglata lo scorso aprile che ha visto l'uscita di Vincenzo Maranghi da Mediobanca e l'ingresso della cordata guidata da Vincent Bollorè nel patto di sindacato. E, di riflesso, per l'affiancamento di Renato Pagliaro ad Alberto Nagel, che ora sono rispettivamente condirettore generale e direttore generale della merchant bank, i tempi non sembrano essere ancora maturi. In particolare, sull'argomento, da quanto si apprende, si è in attesa del parere di Bankitalia che per tradizione ha finora poco gradito le ipotesi di doppia guida in favore, invece, di un'unico centro decisionale e gestionale. Sul rinnovo dell'accordo parasociale, la soluzione che si va affermando è quella di trattative per la redistribuzione delle quote azionarie in eccesso «senza alcuna fretta», spiega una fonte vicina a Piazzetta Cuccia. «Il controllo dell'istituto - aggiunge - è assicurato dal 52,4% del capitale vincolato, dopo le disdette di Ras e Burgo. Non c'è alcun rischio di sorprese». Valutazioni in linea con quelle fatte giovedì dal presidente del patto Piergaetano Marchetti. «I vecchi partecipanti al patto di sindacato non per forza devono essere sostituti», ha ricordato, aggiungendo che «anche senza nuovi soci si andrà avanti così». L'impegno delle banche socie a scendere dal 9% al 6% c'è, tanto che Capitalia conferma l'obiettivo di voler ridurre la propria partecipazione, ma «i tempi devono essere compatibili con l'interesse dell'istituto».

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