L'utile sale a 62 milioni Confermati gli obiettivi
Nell'analogo periodo 2003 il risultato netto era stato di 11 milioni. Lo comunica la banca romana in una nota sottolineando come nei primi tre mesi dell'anno siano aumentate del 5,8% le commissioni nette e si sia registrato un positivo andamento dei principali indicatori di gestione. Il margine di intermediazione è in crescita del 2% rispetto al primo trimestre 2003 e i costi sono in ulteriore riduzione (-0,3%) mentre il risultato lordo di gestione, pari a 332 milioni, registra un incremento di oltre l'8%. L'utile dalle attività ordinarie è invece più che raddoppiato a 139 milioni. Le sofferenze nette si mantengono stabili a 4.591 milioni, mentre gli incagli sono in significativa diminuzione a 1.847 milioni (-12,4% rispetto ai 2.107 milioni di marzo 2003). Aumenta ulteriormente (+2,4 punti percentuali a 49,3%) il grado di copertura dei crediti dubbi. La raccolta diretta dalla clientela è pari a 72.184 milioni, in lieve contrazione rispetto ai 72.913 milioni al 31 dicembre 2003 e al dato ricostruito al 31 marzo 2003 (73.036 milioni). Gli impieghi con la clientela ammontano a 74.741 milioni, contro 75.227 milioni al 31 dicembre 2003 e 75.788 milioni al 31 marzo 2003. L'amministratore delegato matteo Arpe ha ribadito che vengono confermati gli obiettivi del piano industriale al 2005 che prevedono un roe al 9,3% e un tier 1 al 6,9%.