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Sky Italia ce la fa, la sorpresa di Murdoch

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Ridotta a 25 milioni di dollari la perdita del primo trimestre 2004. Era di 106 milioni tre mesi prima

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Ed è stata una vera e propria sorpresa. Sky Italia, la pay tv nata dalla fusione fra Stream e Telepiù, ora controllata dalla News Corporation di Rupert Murdoch, comincia a limitare le perdite. Non accadeva da anni nel settore, ma nel primo trimestre 2004 il buco nei conti di Sky si è ristretto a 25 milioni di dollari. Solo per fare un paragone, nello stesso periodo dell'anno precedente News Corporation ha dovuto segnare in bilancio 50 milioni di dollari per la sola Stream, di cui possedeva il 50% del capitale. Che la cura australiana cominci a funzionare nella pay tv italiana è evidente dai dati della trimestrale di News Corporation (al 31 marzo 2004), da poco resi pubblici. Sky Italia è al terzo trimestre consecutivo di consolidamento nel bilancio di News Corporation. Nei primi sei mesi ha dovuto scontare la fase di lancio del marchio e i costi classici di campagna pubblicitaria per Natale. Pur tenendo presente la fase di start up, il miglioramento nei conti è evidente: perdita di 117 milioni di dollari al 30 settembre 2003; perdita di 106 milioni di dollari nel trimestre successivo. E ora la perdita di 25 milioni di dollari. Nei nove mesi la zavorra di Sky Italia si è fatta sentire sui conti News Corporation: la perdita è stata di 248 milioni dollari, comunque riassorbita in un consolidato che presenta un utile operativo di due miliardi e 317 milioni di dollari. Secondo i dati della trimestrale, Sky Italia ha fatturato nel primo trimestre 2004 492 milioni di dollari e, dal 1° luglio 2003 al 31 marzo scorso (nove mesi), un miliardo e 177 milioni di dollari. Gli abbonamenti alla pay tv italiana hanno superato la quota di 2,6 milioni, ma soprattutto sono diventati più redditizi. «Oltre il 90 per cento dei nuovi sottoscrittori - annota la relazione di accompagnamento al bilancio di News Corporation - durante il trimestre ha optato per il pacchetto premium, che include film e/o calcio, contribuendo in maniera significa ad alzare il fatturato medio per abbonato a una cifra superiore ai 40 euro al mese». Nonostante colpisca il segno meno della tv satellitare italiana in un contesto così positivo, gli esperti non sembrano preoccuparsene. Richard Greenfield, analista finanziario di Wall Street, enfatizza il miglioramento dei conti della pay tv italiana, l'unico asset importante dell'impero globale di Murdoch a riportare perdite di un certo peso. «Lo swing factor per News Corp rimane Sky Italia, dove il gruppo ha mostrato grandi progressi, contro ogni aspettativa» sostiene Greenfield. Nel gergo borsistico swing factor è il fattore in grado di determinare decisive oscillazioni per il titolo quotato. Anche Lachlan Murdoch, figlio di Rupert, non è affatto preoccupato delle perdite di Sky Italia. «Il nostro obiettivo - afferma - è raggiungere i tre milioni di abbonati entro la fine dell'anno».

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