Nomine Fs, governo su un binario morto
Il ministro Lunardi mette il veto su Renon. Tremonti vuole Varazzani alla direzione generale
Ovvero il solito braccio di ferro all'interno della maggioranza per individuare chi dovrà prendere il posto di Cimoli al vertice delle Fs, con il ministro dell'Economia che vuole piazzare un suo uomo e il collega dei Trasporti Lunardi che gli mette i bastoni tra le ruote e vuole dire l'ultima sulle poltrone. Risultato: rinvio delle decisioni. Tant'è che l'assemblea di ieri è stata aggiornata al 18 del mese in attesa che il governo abbia le idee più chiare. Il fatto è che al momento a Palazzo Chigi si brancola nel buio. C'è anche un altro problema a monte che complica le cose. Il fatto che Cimoli abbia riunito a se le cariche di presidente e di amministratore delegato crea un pericoloso precedente. Ovvero ogni potenziale candidato potrebbe rivendicare la stessa pienezza di poteri di Cimoli. Quindi primo nodo da sciogliere è quello se lasciare unite le due poltrone o separarle. Il governo, dal premier Berlusconi al ministro Buttiglione, continua a dire che si vuole risolvere la questione prima possibile ma ancora mancano i candidati forti. Le consultazioni e i sondaggi più o meno approfonditi sono iniziati. Ieri l'ex amministratore delegato di Alitalia Francesco Mengozzi, ora a capo del Bancoposta alle Poste, ha varcato il portone di Palazzo Chigi. Ha parlato solo di Poste o è stato sondato su un eventuale trasferimento alle Fs? Qualche nome sembra si sia già bruciato. Lunardi ha posto il veto su Roberto Renon, oggi al vertice di Trenitalia, perchè uomo di fiducia di Cimoli. Il ministro dei Trasporti spinge invece per Pietro Ciucci, ora ai vertici della società Stretto di Messina, ma Berlusconi è dell'idea che Ciucci sta bene dove sta. In ballo ancora Staderini che secondo il tam tam di dovrebbe fare ticket con Ciucci. Tremonti avrebbe già mosso una sua pedina proponendo Massimo Varazzani, attuale ad di Federservizi, alla direzione generale per l'area finanza ma si starebbe anche muovendo per individuare un manager per la presidenza. In movimento anche Alleanza Nazionale che è pronta a mettere Marco Zanichelli al vertice di Trenitalia qualora Renon dovesse spostarsi. Insomma ancora nel governo ci sono idee poco chiare su come risolvere il problema Fs. Ma di tempo, almeno dal punto di vista normativo, ce n'è ancora. Infatti i vertici devono essere rinnovati entro 45 giorni dalla scadenza del cda, ovvero dal 30 aprile. Quindi c'è tempo fino a metà giugno.