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La fusione Terna-Grtn entro ottobre 2005 Tetto al 5% per Enel

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Il provvedimento, in quattro articoli, stabilisce che la fusione tra Terna, la società oggi 100% Enel (ma la cui quotazione di una prima tranche intorno al 50% dovrebbe arrivare entro metà giugno) proprietaria dela rete, ed il Grtn (100% Tesoro) cui fa capo la gestione, arrivi entro il 31 ottobre dell'anno prossimo. E preveda un controllo pubblico o di un ente a partecipazione pubblica, sancendo il congelamento al 5% dei diritti di voto per tutti gli altri operatori, Enel compreso. L'operazione dovrà avvenire privilegiando la creazione di un nucleo stabile, in grado di garantire il servizio pubblico. Dalla fusione tra Grtn e Terna dovrebbero comunque rimanere fuori - secondo quanto previsto - una serie di società oggi in capo al Grtn: tra queste il Gme, il gestore del mercato elettrico cui fa capo la Borsa elettrica e l'Acquirente Unico, il soggetto che tutela i clienti vincolati nelle contrattazioni del mercato dell'energia. Entro il 30 aprile dell'anno prossimo, in vista della riunificazione fissata entro il 31 ottobre seguente, dovrà invece essere raggiunto un'intesa tra le parti sulla consistenza dei beni da trasferire. Il Decreto per la riunificazione di Terna con il Grtn rappresenta una tappa propedeutica anche al via libera del prospetto di Terna atteso dall'autorità di Borsa entro il 15 maggio. Per i conti dell'Enel relativamente ai primi quattro mesi ci sono attese positive. La maggioranza degli analisti, infatti, stima una crescita dell'ebitda di alcuni punti percentuali, in un range compreso tra 2,466 e 2,5 miliardi (2,376 miliardi nel primo trimestre 2003). A spingere la redditività del gruppo sarebbero soprattutto Wind, con una crescita stimata dell'ebitda superiore al 20%, e Terna, che ha già comunicato un rialzo del 13%. I risultati verranno resi noti domani.

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