Fs, grandi manovre per le nomine al vertice
La necessità di trovare un'intesa politica sembra infatti accreditare l'ipotesi di uno slittamento per la soluzione del rebus aperto con la nomina di Giancarlo Cimoli alla guida di Alitalia. Da un punto di vista formale, per altro, il termine dell'assemblea delle ferrovie di domani non è ultimativo. Il governo, infatti, può scegliere di utilizzare anche tutti i 45 giorni di tempo, a partire dal 10 maggio, previsti dai termini di legge. La corsa alla guida delle Ferrovie, che vede in pole position ancora il ticket Marco Staderini- Pietro Ciucci, anche se non sono da scartare le chance degli outsider Giuseppe Smeriglio, ad di Tnt global express, e di Roberto Renon, ad di Trenitatia, potrebbe dunque vedere allontanarsi di qualche giorno il traguardo. Il vice premier Gianfranco Fini ha sottolineato che «non c'è scadenza, l'assemblea è aperta, ma per quanto sia bravo l'ingegner Cimoli non può avere due incarichi così onerosi». Necessario fare presto, sicuramente, ma non a scapito della collegialità e dell'oculatezza della scelta. Come tiene a sottolineare il ministro del Welfare, Roberto Maroni: i nuovi vertici delle Ferrovie «risponderanno a criteri di professionalità e non di appartenenza politica perchè occorre un profilo molto alto» afferma. In queste ore, così come sarà nelle prossime, sono fitti i contatti e le pressioni all'interno delle forze della maggioranza per sciogliere un nodo ancora più intricato dopo la svolta nella crisi Alitalia e l'approdo di Cimoli nella compagnia di bandiera. E in attesa del vertice decisivo nell'arco della prossima settimana non mancheranno i contatti.