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Fs, braccio di ferro nel governo

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In pole position Staderini e Ciucci sostenuti dal ministro Lunardi e dall'Udc

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Il passaggio di Giancarlo Cimoli all'Alitalia lascia scoperte le poltrone di amministratore delegato e di presidente che il manager aveva riunito in sè. Ma soprattutto rimette in moto gli appetiti dei partiti della maggioranza. La soluzione di Cimoli all'Alitalia è nata lungo un rinnovato asse Tremonti-Fini ma per le Fs la partita è tutta aperta. Tant'è che il consiglio dei ministri che avrebbe dovuto nominare il nuovo amministratore delegato si è limitato a fare un breve giro d'orizzone, segno che un'intesa all'interno della maggioranza è ancora tutta da costruire. Ieri il premier Berlusconi ha messo le mani avanti dicendo che l'obiettivo del Governo è di trovare persone con grande esperienza e senza connotazioni politiche mentre il ministro Buttiglione e il vicepremier Fini hanno sottolineato che la scelta sarà fatta in breve tempo. Totonomine quindi più surriscaldato che mai in vista dell'assemblea delle Ferrovie, aperta dal 29 aprile scorso, e riaggiornata per lunedì pomeriggio con all'ordine del giorno il rinnovo delle cariche. Ma questo non è un termine ultimativo giacchè il governo potrebbe valersi dei termini di legge di ulteriori 45 giorni. Il tira e molla all'interno della maggioranza è iniziato. E le pedine da mettere sullo scacchiere non mancano. Cimoli in un colloquio riservato con il vicepremier Fini e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta avrebbe indicato come suo possibile successore Roberto Renon, attuale amministratore delegato di Trenitalia e suo uomo di fiducia. La candidatura di Renon avrebbe convinto Letta e raccolto il favore anche del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Questo nome si è inserito da poco nel totonomine che nei giorni scorsi vedeva in pole position il ticket Ciucci-Staderini. Pietro Ciucci, attuale amministratore delegato dello Stretto di Messina spa, la società che si deve occupare di realizzare il Ponte sullo Stretto, è sostenuta dal ministro dei Trasporti Pietro Lunardi. Marco Staderini, ora presidente dell'Inpdap, è invece sostenuto dall'Udc. Ciucci andrebbe a ricoprire la carica di amministratore delegato mentre Staderini quella di presidente. Nella rosa dei nomi c'è anche chi ha messo Fulvio Conti, (su di lui punterebbe il ministro Buttiglione) ora direttore amministrazione e finanza all'Enel e con un passato alle Ferrovie sempre nell'area finanza. Stando però a voci interne all'Enel Conti non avrebbe intenzione di muoversi. Ha ben altro da fare: da poco è stato nominato presidente di Terna e dovrà guidarne il collocamento in Borsa e la fusione con il Grtn. E Alleanza Nazionale? Anche il partito di Fini non sta con le mani in mano. Ha già fatto sapere che se Renon lascerà Trenitalia per il vertice delle Fs, il suo posto potrebbe essere preso da Marco Zanichelli che si è appena dimesso dall'Alitalia e ora è in cerca di altra collocazione. C'è poi chi fa il nome di Francesco Mengozzi, che lasciata la compagnia di bandiera ora è alle Poste, responsabile dell'area finanza e del Bancoposta.

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