Economia, il governo tedesco cambia rotta
A confermarlo in un'intervista che pubblica oggi il settimanale «Der Spiegel» è il ministro degli Esteri, Joschka Fischer, il quale deve ammettere che, andando avanti di questo passo, il governo rosso-verde rischia di finire con la testa contro il muro. «Non è solo risparmiando, tagliando e riducendo che riusciremo a realizzare la crescita - spiega il ministro -. Parallelamente al proseguimento delle riforme di struttura abbiamo bisogno della crescita». Di fronte alla dura realtà di un'opinione pubblica da tempo in preda all'insicurezza sul proprio futuro, che sta mettendo in pratica un autentico sciopero dei consumi, riducendo all'osso le spese e risparmiando fino all'ultimo spicciolo, Gerhard Schroeder è ormai costretto ad invertire la rotta, se vuole avere qualche speranza di rielezione tra due anni. Anche se non si è ancora arrivati alla sindrome del Titanic, è tuttavia evidente il fatto che nelle file governative sta crescendo il nervosismo, anche perché è ormai rottura completa con i sindacati, che per la prima volta non hanno invitato Schroeder alla manifestazione del 1° maggio, mentre a Peer Steinbrueck, ministro-presidente del Nordreno-Westfalia, la «roccaforte della socialdemocrazia», i lavoratori hanno impedito di tenere il previsto discorso, sommergendolo con un diluvio di «vattene». «Si può finire kaputt anche a forza di risparmiare - ha confessato un ministro a un giornale - poiché il problema è quello di come affronteremo le elezioni del 2006. Agli elettori non possiamo offrire solo la politica dei tagli». Secondo le stime interne del ministero delle Finanze, quest'anno a causa dei ridotti introiti fiscali si aprirà nelle casse pubbliche un buco di 18 miliardi di euro, al quale se ne aggiungerà un altro di 15 miliardi nel 2005. E a dare un'ulteriore conferma della gravità della crisi in cui si trova immersa la Germania c'è l'anticipazione del settimanale «Focus», per il quale il deficit tedesco sfonderà anche nel 2005, per la quarta volta consecutiva, il tetto massimo del 3% rispetto al Pil, come fissato dal Trattato di Maastricht. Secondo i calcoli tenuti nel cassetto dagli esperti del ministro delle Finanze, Hans Eichel, il deficit pubblico della Germania sarà del 3,5% nel 2005, mentre quest'anno toccherebbe il 3,8%, un livello superiore a quanto finora previsto. Il settimanale di Monaco di Baviera aggiunge in proposito che il cancelliere Gerhard Schroeder, in accordo con il governo francese, avrebbe intenzione di far sospendere temporaneamente la norma riguardante la soglia massima del 3% del deficit prevista dal Patto di stabilità.