Confindustria, Montezemolo nomina 9 vice Presentata la nuova squadra. Entrano Tronchetti Provera, Pistorio e Emma Marcegaglia
La formazione messa in piedi dal presidente designato di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, e presentata ieri insieme al programma per il quadriennio, è una squadra di grandi firme dell' industria nazionale nella quale spiccano i nomi di Marco Tronchetti Provera (finanza d'impresa e fisco), Andrea Pininfarina (Centro Studi), Gianmarco Moratti (Europa), Pasquale Pistorio (Innovazione e Ricerca), Emma Marcegaglia (Impresa e Territorio), quest'ultima l' unica rappresentante rosa del nuovo team, insieme alla vicepresidente di diritto Anna Maria Artoni, presidente degli under 40. Ettore Artioli guiderà il comitato per il Mezzogiorno; Alberto Bombassei seguirà le Relazioni industriali e gli Affari sociali. Nella squadra ci sono anche Marino Vago (Organizzazione e marketing associativo) e Gianfelice Rocca (Education). Montezemolo ha inoltre nominato Edoardo Garrone (impatto del Federalismo sulle imprese), Francesco Bellotti (Credito riservato alle Pmi) e Giandomenico Auricchio (Tutela dei marchi e lotta alla contraffazione) responsabili dei Comitati tecnici e parteciperanno al Comitato di presidenza. Rispetto alla gestione D'Amato, Montezemolo terrà per sè la delega all'Internazionalizzazione. Autorevole, professionale e aperta al dialogo. Così il presidente Montezemolo, vuole costruire la sua Confindustria, convinto che «fare sistema» tra grandi e piccole imprese e lavorare ad una «società più coesa» è l'unica strada per ricreare nel Paese il clima di fiducia indispensabile per rilanciare lo sviluppo della nostra economia. «Occorre recuperare quello spirito di riscatto che ha consentito ai nostri padri di ricostruire l'Italia nel dopoguerra», scrive nel suo programma il presidente Ferrari. Per Montezemolo bisogna innanzitutto lavorare per creare un ambiente che sia davvero «favorevole alla crescita». Per questo serve una «società coesa». Servono dunque «regole condivise e continuamente aggiornate». Insieme al sindacato, vanno individuati «gli obiettivi dello sviluppo».