Telecom, Generali avanza e raddoppia
La compagnia sarebbe pronta a investire fino a 550 milioni di euro rastrellando titoli sul mercato
Il numero uno di Telecom dovrà fare più spazio alle Generali che hanno messo a punto un piano di rafforzamento nel gruppo delle telecomunicazioni. Il Leone intenderebbe investire fino a 550 milioni di euro (il condizionale è d'obbligo giacchè non c'è stata finora una conferma da parte della compagnia) per acquistare con gradualità sul mercato un ulteriore 2% di Telecom Italia portando così la propria partecipazione vicino al 4%. L'operazione sarebbe già stata discussa nelle ultime riunioni del comitato esecutivo che avrebbe deciso di procedere «secondo opportunità e con gradualità». Se il sostanziale raddoppio andasse in porto, la mossa del Leone permetterebbe alla holding Olimpia, forte già del 17,02%, di essere affiancata da un solido schieramento di soci italiani, Mediobanca in primis già in possesso del 2%. La partecipazione già in mano al Leone e quella potenziale pianificata, unita al 2,013% della controllante Mediobanca (quota cresciuta nelle ultime settimane rispetto all'1,49% di marzo), farebbe del polo Milano-Trieste il secondo socio di Telecom Italia con oltre il 6% del capitale. La mossa delle Generali è indubbiamente un atto di fiducia verso il gruppo di Tronchetti Provera e il segno che la compagnia intende scommettere sull'espansione del settore delle tlc. Proprio l'amministratore delegato del Leone, Giovanni Perissinotto, commentando a gennaio il superamento della soglia rilevante, aveva motivato il rafforzamento con le «ulteriori potenzialità di crescita» della società telefonica «che garantiranno interessanti ritorni». Insomma l'azione di risanamento portata avanti da Tronchetti Provera ha convinto la compagnia triestina. Pertanto non c'è solo Benetton a puntare su Telecom. Quando Edizioni Holding, la cassaforte dei Benetton, acquistò un paio d'anni fa la partecipazione in Telecom, via Olimpia (16,8%) ha dovuto sborsare 1.040 milioni di euro. Il 2,86% di Telecom che fa capo ai Benetton ai valori correnti è stimato 220 milioni ma Gilberto Benetton tiene duro sebbene già nel bilancio 2002 abbia dovuto svalutare a 985 milioni le quote di Olimpia. L'incremento della partecipazione delle Generali quindi è come un'iniezione di fiducia anche per i Benetton. Per ora, tuttavia, il secondo maggiore singolo azionista della società telefonica resta la Holinvest, controllata all'80% dalla Hopa di Emilio Gnutti (e partecipata al 20% da Olimpia) che, grazie all'ultima operazione di permuta di obbligazioni convertibili pari allo 0,45% del capitale, possiede (direttamente e indirettamente) il 3,817% del capitale ordinario di Telecom. Recentemente si era parlato di un ulteriore rafforzamento del finanziere bresciano. L'attenzione, a questo punto, si sposta sull'assemblea di bilancio di Telecom del 6 maggio, la prima occasione utile per verificare i pesi dei singoli soci. A convincere i vertici delle Generali nell'operazione di ampliamento della quota sarebbero state le prospettive di crescita indicate a marzo da Tronchetti Provera alla comunità finanziaria. Circa 15 miliardi di euro di investimenti nel triennio 2004-2006, una crescita annua dei ricavi e del mol superiori rispettivamente al 5% e al 5,5% e la riduzione dell'indebitamento finanziario netto a fine 2004 sotto i 30 miliardi di euro. A questi fattori si aggiunge una distribuzione annua dei dividendi a livello di gruppo per circa 2,8 miliardi di euro.