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Continuano gli aumenti della benzina la verde schizza oltre quota 1,130

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L'Api ha aumentato di 0,003 euro/litro salendo a quota 1,122; la Erg di 0,003 il gasolio (0,920); la Esso di 0,001 la benzina (1,117) e di 0,002 il gasolio (0,920). Secondo quanto segnala la Staffetta Quotidiana, la Shell è intervenuta con un +0,002 sulle benzine (1,119 e 1,274 la V-Power). Tenuto conto che ai prezzi consigliati i gestori applicano un sovrapprezzo che può oscillare fra gli 8 e 10 millesimi di euro, significa che ormai la verde è arrivata a quota 1,130 con punte di 1,131 sulla rete autostradale, pari a circa 2.190 vecchie lire. In controtendenza la Tamoil ha diminuito di 0,001 il gasolio (0,918) e il Gpl (0,539). All'origine di questa situazione, i bassi livelli delle scorte, l'insufficiente capacità di raffinazione negli Usa e le tensioni sui mercati petroliferi. A causa di questo mix di fattori, «i prezzi resteranno sui 35-37 dollari almeno fino all'estate» ha affermato al Rome Energy Meeting il direttore del Centre for Global Energy Studies (Cges) di Zaki Yamani, Fahid Chalabi. Secondo uno studio del Cges, riportato dalla Staffetta, data la situazione, l'Opec potrà tranquillamente continuare a produrre sugli attuali livelli per tutto il 2004, cioè 28 milioni di barili al giorni compreso l'Iraq e 26,1 milioni barili senza. Il tutto senza provocare cadute nei prezzi visto che ancora venerdì il paniere Opec era a quota 32,58 dollari/barile. La domanda Usa procede infatti a ritmi sostenuti come quella di benzina che dovrebbe attestarsi intorno ai 9,4 milioni barili nel periodo giugno-agosto con la conseguente crescente necessità di importare prodotti finiti o da miscelare.

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