Bernheim confermato presidente fino al 2006
Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione riunitosi al termine dell'assemblea. Confermati anche il vicepresidente Galateri di Genola e i due amministratori delegati, Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot. Del comitato esecutivo fanno parte oltre a presidente, vicepresidente e ad, anche Gerardo Broggini, Piergaetano Marchetti e Alberto Nagel. Nominati, infine, anche il comitato per il controllo interno, composto da Broggini (presidente), Luigi Arturo Bianchi, Alessandro Ovi e Alessandro Pedersoli, e quello per le remunerazioni, del quale fanno parte Galateri (presidente), Ana Patricia Botin e Diego Della Valle. In uscita Biasi, Raymond Barre, Giuseppe Guizzi, Gianfranco Gutty, Georges Hervet, Alberto Pecci e Wilhelm Winterstein. «Non ho mai preso alcun impegno a dimettermi prima della fine del mandato nè sono a conoscenza di patti segreti» ha affermato Bernheim, rispondendo alle domande degli azionisti sulla durata del suo mandato. L'amministratore delegato Giovanni Perissinotto si è detto molto soddisfatto dei risultati e dei dividendi. Poi in merito ad Alleanza ha spiegato che «è stato acquistato un 1% perchè c'era un buon prezzo, ma non c'è alcun piano per l'acquisto delle azioni di minoranza». I vertici hanno poi detto che non si prevede «alcuna operazione rilevante di crescita in Italia e all'estero». «Ciò per due motivi -ha spiegato il presidente del Leone- perchè in Italia consideriamo le nostre dimensioni già adeguate. All'estero, una grande operazione rischierebbe di far perdere all'Italia il suo ruolo nel gruppo». Quanto ai rapporti delle Generali con l' azionista di riferimento Mediobanca, il presidente ha detto che sono «all'insegna dell'armonia, ma non dell' asservimento». Approvato il bilancio 2003 che si è chiuso con un utile netto di 550 milioni di euro, contro i 206 euro dell' esercizio precedente. Ciò consentirà la distribuzione di un dividendo di 33 centesimi per azione, in pagamento dal 27 maggio, superiore del 18% a quello dello scorso anno.