MILANO — «Abbiamo già collocato il mese scorso un altro 10%, scenderemo al 20% entro il 2007 e se si ...
«Non abbiamo nessuna volontà - ha aggiunto - di rimanere in un business dove i ricavi sono stabiliti dall'Authority» per l'energia. «Quella dell' Antitrust - ha spiegato Mincato - non è un richiamo ma l'autorità ha espresso il parere che Eni ed Enel dovrebbero uscire dalle rispettive reti, cosa che noi abbiamo già cominciato a fare». Secondo l'atteso Dpcm che dovrebbe vedere la luce al massimo entro un paio di settimane la fusione di Terna e Grtn dovrebbe portare alla nascita di un soggetto a controllo pubblico dove per tutti gli altri azionisti potrebbe essere previsto il congelamento al 5% dei diritti di voto. La fusione dovrebbe avvenire nel 2005 e non essere legata, come si era ventilato, alla cessione da parte dell'Enel di una seconda tranche di Terna, la società a cui fa capo la proprietà della rete, il cui debutto in borsa è atteso tra maggio e giugno.