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Il prezzo della benzina vola sempre più in alto

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A partire da oggi, infatti, vedrà, in alcuni distributori stradali italiani, il prezzo della verde toccare quota 1,117 euro a litro. Vale a dire oltre 2.160 vecchie lire al litro. Secondo quanto si apprende, l'Api ha deciso di aumentare il prezzo del carburante di 0,002 euro al litro dai precedenti 1,115 euro, mettendo così a segno il secondo rincaro nel giro di meno di una settimana (l'ultimo rialzo è scattato nei distributori della compagnia sabato scorso). E, sulla scia della tendenza rialzista, si trovano anche altre compagnie che hanno deciso di rimettere nuovamente mano ai propri listini della verde: la Esso - secondo quanto si apprende da fonti del settore - da oggi farà scattare un aumento di 0,004 (arrivando a quota 1,115 euro litro), mentre la Erg passerà da 1,112 a 1,115 euro (più 0,003 euro). Dall'inizio dell'anno il prezzo della verde ha registrato così un rincaro complessivo di 0,067 euro al litro, vale a dire quasi 130 vecchie lire, che per un pieno di carburante per un auto di media cilindrata si traduce per gli automobilisti italiani in una maggiore spesa di oltre 3 euro. In un aumento cioè che supera il 6%, un ritmo cioè ben più sostenuto rispetto all'andamento dell'inflazione. Intanto, il ministero della Attività produttive ha chiesto un intervento presso l'Economia per una defiscalizzazione dei carburanti. In un memorandum alla presidenza del Consiglio si parla di un «bonus» per arginare la nuova ondata di rincari della benzina. L'ipotesi sarebbe quella di uno «sconto» di 0,010-0,015 euro al litro per frenare il caro-pieno.

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