di STEFANIA MORDEGLIA VERTENZA Alitalia in alto mare.
Con l'assemblea generale di ieri dei lavoratori Alitalia all'aeroporto di Fiumicino, che si è svolta senza l'appendice di cortei o di particolari disagi per i passeggeri, risale la temperatura della mobilitazione dei dipendenti del gruppo che, a più voci, hanno espresso «esasperazione per la situazione di stallo e di temporeggiamento». Ma in assenza di soluzioni «chiare e concrete» sulle sorti della compagnia aerea da parte del governo e di Alitalia, le organizzazioni sindacali minacciano una mobilitazione senza precedenti, con forme di lotta dura finora mai intraprese, anche ricorrendo al blocco delle piste. «Non è più tempo di aspettare, siamo in una situazione drammatica» è stato il leit motiv ricorrente nell'assemblea. «Dobbiamo fare come in Francia - ha detto Antonio Amoroso, del Cub Trasporti - con una lotta ad oltranza, ricorrendo anche all'invasione delle piste. Basta con questo clima di de profundis sulle sorti della compagnia». Intanto, la Fta-Cisal ha confermato lo sciopero di quattro ore previsto per il 28 maggio. Sul fronte politico è quasi un giallo il vertice interministeriale di oggi per l'Alitalia, annunciato sabato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi. «Nessuno mi ha convocato» ha detto ieri il ministro al Welfare, Roberto Maroni, annunciando che oggi sarà a Vicenza per una manifestazione di Confindustria. È certa, invece, la convocazione del Cda di Alitalia per stamattina alle 8,30 a cui, salvo novità, dovrebbero partecipare solo otto componenti, dopo le dimissioni di Roberto Palea e l'indisponibilità «per precedenti impegni irrevocabili» del consigliere Andrea Tarroni. All'ordine del giorno l'approvazione dei verbali precedenti, la conversione di obbligazioni, l'approfondimento di alcuni temi che riguardano i conti - verosimilmente il rinvio al 20 maggio dell'approvazione del bilancio 2003 - con la consultazione di alcuni esperti e l'esame di qualche linea guida del piano che, quindi, non dovrebbe essere varato come invece annunciato nei giorni scorsi. Ma c'è chi assicura di avere in tasca la soluzione per salvare la compagnia. Provincia e Comune di Roma presentano oggi ai sindacati un contropiano per il risanamento. «Le soluzioni per salvare l'Alitalia ci sono e passano attraverso il suo rilancio, non attraverso i licenziament» ha detto il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra. Da parte sua, Lunardi ha assicurato che il governo «sta lavorando alacremente» su Alitalia senza però spingersi in ulteriori dichiarazioni. Anche il ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano, ha sottolineato che la soluzione dei problemi della compagnia aerea «è nell'avvio contestuale di un progetto industriale e di un programma del settore aereo» che spettano all'azienda e al governo.