Vendite Ue in salita Fiat tiene (+3,4%) ma perde mercato
L'Italia invece arretra e perde l'8%. Un dato, questo, che però non influenza la buona performance della Fiat: nonostante la quota di mercato sia scesa al 7,2%, il gruppo del Lingotto ha immatricolato 123.200 auto, il 3,4% in più rispetto a marzo 2003 ed il 32,7% in più rispetto a febbraio 2004. Dopo il -1,6% di gennaio, ed il modesto +1,8% di febbraio, il mercato delle quattro ruote europeo ha subito in marzo un'impennata con 1.669.425 immatricolazioni, il 6,6% in più rispetto ad un anno fa ed addirittura il 65,98% in più rispetto a febbraio 2004, che si era chiuso con 1.005.798 unità. A spingere il mercato sono almeno in parte stati gli «effetti benefici del calendario - spiega l'Acea - In molti paesi, infatti, lo scorso mese è stato caratterizzato da due o tre giorni lavorativi in più». Spagna e Gran Bretagna (rispettivamente +6,6% e +28,1%) continuano a sostenere il mercato dell'auto europeo. «Risultati positivi, però, sono stati registrati anche in Francia (+5,7%) ed in Germania (+4,5%) - aggiunge l'Acea - In Italia la situazione, invece, è meno favorevole ma soddisfacente in quanto il confronto con marzo 2003 risente degli eco-incentivi governativi». Proprio un anno fa, infatti, terminavano le agevolazioni del Governo scatenando una vera e propria corsa all'acquisto. La flessione italiana (-8%) non ha frenato la Fiat che ha visto balzare le proprie immatricolazioni. In termini di quota di mercato, però, il gruppo del Lingotto ha registrato una flessione al 7,2% dal 7,5% di marzo 2003 e dal 9% di febbraio 2004. La quota si mantiene però stabile all'8,1% nei primi tre mesi dell'anno. Secondo il Centro Studi Promotor (Csp) «per valutare correttamente questi ultimi dati sulla Fiat occorre tenere presente che, come risulta anche dalla politica di prezzi seguita, il gruppo Fiat sta privilegiando la ricostituzione dei margini piuttosto che l'incremento delle quote a tutti i costi».