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Stipendi congelati e turni più serrati per aumentare la produttività Rispunta l'ipotesi di ridurre da 4 a 3 il personale di cabina

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La partita è complessa anche perchè sull'Alitalia si gioca una sorta di resa dei conti tra il vicepremier Gianfranco Fini e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il primo vorrebbe una soluzione soft per la compagnia basata su un maggiore impegno finanziario dello Stato attraverso un intervento sui cosiddetti requisiti di sistema; ovvero tagli all'Iva per i biglietti, alle imposte sui carburanti, sugli scali, sui sorvoli e una diminuzione dei costi delle assicurazioni. Tremonti però ritiene che questa cura sia troppo onerosa per le finanze pubbliche ed è pertanto pronto a sostenere una soluzione draconiana: la scissione dell'Alitalia in una bad company dove far confluire perdite e esuberi e unabest company cioè una nuova Alitalia alleggerita dai debiti e pronta ad allearsi con un altro vettore nazionale che potrebbe essere Volare o Meridiana. Subito dopo l'adesione all'alleanza con Klm e Air France. Oltre a queste due ipotesi ce n'è un'altra da ultima spiaggia ma che comunque continua a circolare con insistenza in ambienti governativi: il fallimento della compagnia. Questa soluzione renderebbe più facile la gestione degli esuberi ma avrebbe effetti devastanti sul titolo. Sulla questione Alitalia Tremonti, che ha già dovuto ingoiare la nomina dell'amministratore delegato Marco Zanichelli sostenuto da Alleanza Nazionale, vuole averla vinta. Ma c'è chi sostiene che potrebbe fare un passo indietro qualora al vertice delle Ferrovie (Cimoli è in scadenza) venisse messo un «suo uomo» ovvero Massimo Varazzani numero uno di Grandi Stazioni. Intanto i vertici della compagnia stanno mettendo a punto il nuovo piano industriale che prevede 1.500 esuberi, la cessione in outsourcing di alcune attività e una maggiore produttività. Quindi tempi di turnazione tra servizio e riposo più serrati per il personale di volo, interventi sulle ferie e la possibilità di ridurre da 4 a 3 il personale di cabina. Inoltre congelamento delle retribuzioni. Ma questo piano per essere efficace, secondo i vertici dell'Alitalia, dovrebbe essere accompagnato dagli interventi del governo sui requisiti di sistema. I sindacati sono in allerta preoccupati soprattutto dalle ricadute chhe avrebbe una scissione della compagnia sugli esuberi. Così hanno convocato un tavolo intersindacale subito dopo Pasqua. Ma ieri ha preso posizione anche il presidente della commissione lavori pubblici del Senato Luigi Grillo che lamenta la ripetuta assenza dei ministri Lunardi e Tremonti alle convocazioni della commissione. «Questa volta - ha detto Grillo - vogliamo sentire Lunardi, Tremonti e Maroni tanto che la commissione ha chiesto un'indagine conoscitiva per capire la posizione del governo su questa vicenda».

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