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L'ECONOMIA mondiale continua a marciare a pieno ritmo, ma Eurolandia è ancora al palo e l'Italia resta ...

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All'indomani del verdetto della Commissione europea sulla debolezza della crescita europea, il Fmi sembra allinearsi sostanzialmente con Bruxelles, con solo, in alcuni casi, qualche piccola differenza decimale. Nel caso dell'Italia però, se in termini di Pil le due stime 2004 sono perfettamente equivalenti, gli economisti di Washington appaiono decisamente più ottimisti sullo stato di salute dei conti pubblici. L'Italia, in base alle stime del Fondo, non dovrebbe meritarsi un early warning perchè il deficit 2004 non supererà la fatidica soglia del 3% e, invece di quel 3,2% atteso dalla Commissione Ue, dovrebbe fermarsi al 2,9%. E può vantare il miglior livello di salute in termini di finanze pubbliche rispetto ai due grandi partner: quella messa peggio è la Francia, con un deficit che sfiora il 4% (3,9%), seguita a ruota dalla Germania con un 3,5%. Se si passa poi a analizzare il debito pubblico l'Italia torna inesorabilmente a conquistarsi la maglia nera, con il suo 105,2% che si confronta al 65,4% della Germania e al 64,9% della Francia. Neanche per velocità della ripresa l'Italia può certo cantar vittoria, visto che quel previsto +1,2% di Pil nel 2004 (+2% nel 2005), rivisto al ribasso di due decimi di punto rispetto alle stime di appena un mese fa (1,4% nel 2004 e 2,2% nel 2005), la colloca tra i fanalini di coda del club dei 12, superata solo da Olanda e Portogallo (+1%).

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