MILANO — Con un blitz Capitalia colloca sul mercato obbligazioni convertibili nelle azioni Generali acquistate ...
L'operazione riguarda un totale di 40,05 milioni di titoli, pari al 3,14% del capitale, per un incasso di 1,05 miliardi di euro. Il collocamento, aperto e chiuso ieri e strutturato sull'esempio di quello effettuato a dicembre dall'istituto di Piazza Cordusio, se da un lato penalizza in Borsa le azioni della compagnia (-0,41% a 22,02 euro) pur tra sostenuti volumi (pari all'1% del capitale), dall'altro spinge al rialzo i titoli dell'istituto di via Minghetti, che terminano le contrattazioni con un progresso del 2,86% (il migliore dell'indice Stoxx di settore) a 2,227 euro, con scambi più che doppi sulla vigilia (2% del capitale). L'iniziativa, annunciata da Capitalia prima dell'apertura di Piazza Affari, cade a poche settimane dall'assemblea dei soci di Trieste chiamata a rinnovare il cda e a introdurre nello statuto il mandato triennale per i vertici della compagnia, e permette all'istituto romano di monetizzare l'investimento diretto sostenuto nel Leone (iscritto in bilancio al valore unitario di 21,71 euro), senza coinvolgere l'ulteriore 0,332% posseduto tramite Consortium. La banca presieduta da Cesare Geronzi, tuttavia, conserva il diritto di voto, il diritto alla riscossione dei dividendi, nonchè la facoltà di corrispondere, nel caso di conversione (dopo i due anni e fino alla scadenza del 2009), l'importo in denaro. Il prezzo di conversione, determinato in 26,38 euro, rappresenta un premio del 21,06%, mentre le obbligazioni garantiscono una cedola annua e un rendimento a scadenza pari all'1,625%. Nell'operazione analoga di Unicredit, il prezzo di conversione era stato determinato in 28,08 euro, con un premio del 30%, e una cedola annua e rendimento a scadenza del 2,5%. Il collocamento promosso da Capitalia, che ha registrato una domanda complessiva superiore a 3 volte l'offerta da parte di investitori professionali, vede Abn Amro Rothschild, Csfb, Mediobanca e Mcc come joint lead manager.