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Alitalia-Air France, Bruxelles benedice l'alleanza

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Buttiglione: ora sta alla compagnia predisporre un piano industriale. Tassone: via al rilancio

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La Commissione europea ha autorizzato l'alleanza tra Air France e Alitalia dopo che i due gruppi hanno accettato di rinunciare a un «numero sufficiente» di slot di decollo e atterraggio per salvaguardare la concorrenza tra Francia e Italia. Come annunciato da un comunicato dell'esecutivo Ue, il via libera, preannunciato in sostanza già da tempo, riguarda l'accordo di cooperazione stipulato nel 2001 tra le due compagnie, volto a creare un sistema europeo a più hub basato sugli aeroporti principali di Parigi, Charles de Gaulle, Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa al fine di collegare le loro reti mondiali. L'autorizzazione della Commissione è stata concessa per un periodo di sei anni, «a decorrere dalla data di notifica, vale a dire il 12 novembre 2001». Le due compagnie «hanno accettato di rinunciare a 42 coppie di slot al giorno». La notizia ha avuto un effetto positivo in Borsa per il titolo Alitalia. Riammessa nel finale, ha chiuso col botto la seduta a Piazza Affari. Il titolo ha segnato un ultimo prezzo a 0,238 euro (+8,46%). «Ora sta ad Alitalia predisporre un piano industriale che le permetterà di inserirsi nel progetto di alleanze che costituirà il maggiore polo europeo del trasporto aereo» ha commentato il ministro delle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, promettendo, «dopo che la compagnia avrà predisposto il nuovo piano industriale», l'intervento del governo italiano «nel rispetto, ovviamente, del quadro delle compatibilità europee» che vietano gli aiuti di Stato. «Il via libera all'alleanza, premiata in queste ore dai mercati finanziari, deve essere considerato l'avvio del rilancio di Alitalia» ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Tassone, dicendosi sicuro del fatto che il governo «saprà sostenere con energia ed azioni concrete questo rilancio». L'ok di Bruxelles, in ogni caso, non comporterà novità di rilievo per gli accordi tra le due compagnie, in quanto le indicazioni della Commissione sono state già messe in atto negli operativi dei nuovi orari estivi di Alitalia e Air France. Tuttavia l'assenso di Bruxelles ha ricordato ai mercati che per Alitalia esiste sempre un posto accanto ad altre due compagnie europee (oltre ad Air France, Klm) con le quali può creare il maggiore polo continentale del trasporto aereo. La notizia ha quindi ridato fiato alle quotazioni del titolo della compagnia italiana, che è arrivato ad essere sospeso per eccesso di rialzo e che, a fine giornata, ha messo a segno un progresso dell'8,5%. In termini tecnici, invece, la decisione Ue, pur essendo finalizzata a favorire la competizione di altri carrier, non ha imposto ad Alitalia e Air France alcuna diminuzione della loro presenza sulle rotte tra Italia e Francia, ma ha preteso che sia consentito l'ingresso di nuove frequenze da parte di vettori concorrenti alle due compagnie. In sostanza Alitalia e Air France manterranno lo stesso operativo, ma devono lasciare libere alcune frequenze: 6 sulla Parigi-Milano; 5 sulla Parigi-Roma: 3 sulla Parigi-Venezia; 2 sulla Parigi-Bologna; 2 sulla Parigi-Firenze; una sulla Parigi-Napoli e 2 sulla Lione-Milano. Si tratta in totale di 21 frequenze, pari a 42 voli e cioè a 84 slot, ma al netto delle frequenze che la concorrenza già opera.

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