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Fondi a gran richiesta a marzo

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Secondo i dati definitivi di Assogestioni, a marzo il saldo della raccolta è stato infatti positivo per 555 milioni di euro. E a crescere è anche il patrimonio che, a fine mese, si è attestato a quota 516.673 milioni di euro segnando un avanzo vicino al +1% da inizio 2004. Nonostante il recupero, il trimestre si chiude però in negativo per la raccolta, con un saldo totale di oltre -1.786 milioni dovuti soprattutto al crollo di gennaio (-1.828 milioni di euro). Analizzando i vari tipi di fondi, gli obbligazionari sono stati i protagonisti della raccolta mensile, con un saldo di +1.213,7 milioni di euro. Un risultato incoraggiante considerato soprattutto il fatto la raccolta del comparto non registrava un segno più da agosto 2003 (+142,4 milioni di euro) e che nei soli primi due mesi del 2004 il saldo era stato negativo per quasi 2,9 miliardi di euro. I terremoti provocati dal crac della Cirio e dallo scandalo Parmalat sembrano quindi ormai alle spalle, anche se, dopo nove mesi ininterrotti di risultati positivi, i fondi azionari sono inaspettatamente tornati in negativo. La voglia di Borsa ritrovata dai risparmiatori non ha retto e a marzo il saldo del comparto è stato di -734,8 milioni, il primo segno meno registrato da maggio 2003 (-345 milioni). Il dato, sottolinea Assogestioni, «non desta comunque particolari preoccupazioni, anche perchè il saldo della categoria da inizio 2004 è di +259 milioni di euro». Proseguono la scia positiva i fondi flessibili che hanno chiuso il mese di marzo con una raccolta di +837,4 milioni di euro sostanzialmente in linea con il risultato di febbraio. In rosso invece per il terzo mese consecutivo i fondi di liquidità, che hanno riportato un saldo negativo di -605,9 milioni di euro.

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