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Trichet apre al taglio dei tassi ma per ora non li tocca

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Nella tradizionale conferenza stampa seguita alla riunione del Consiglio direttivo - interrotta da un breve allarme incendio che ha fatto «ammutolire» i mircofoni per qualche minuto - il presidente dell'Eurotower, Jean-Claude Trichet, in realtà è stato molto attento a non sbilanciarsi, dichiarando sia che l'attuale livello dei tassi è «in linea con il mantenimento della stabilità dei prezzi nel medio periodo», sia che la «ripresa è proseguita nel 2004». Nelle parole del banchiere francese, tuttavia, è percepibile un cambiamento di tono rispetto alle osservazioni di un mese fa, quando la Bce parlava ancora di «tassi appropriati» e, pur dicendo che la crescita era «relativamente modesta», prevedeva una «rafforzamento della ripresa nel 2004 e oltre». Ieri, invece, per la prima volta Trichet ha sottolineato che i dati macroeconomici più recenti «sono misti» e ha adottato sovente formulazioni indirette - quasi a sottolinearne il maggior grado di incertezza - osservando che non vi sono ragioni per cui la crescita non continui. Sul mancato utilizzo del termine «appropriati», poi, è sorto un vero e proprio «duello esegetico» fra Trichet e i giornalisti. Con questi ultimi che hanno ripetutamente cercato di strappargli una dichiarazione esplicita riguardo alla possibilità di un allentamento monetario e Trichet che - irremovibile e particolarmente attento a circoscrivere le sue dichiarazioni, senza sbilanciarsi sul futuro, neppure immediato - ha continuato a ripetere che non bisognava «interpretare troppo» l'assenza dell'espressione appropriati, che rispetto a un mese fa non sono cambiati il «tono» e lo «stato d'animo» del Consiglio direttivo e che la Bce non ha «alcuna tendenza» in politica monetaria. D'altro canto, però, il presidente dell'Eurotower ha ribadito che «possiamo cambiare» il nostro atteggiamento poichè ogni mese «ci riuniamo e valutiamo la situazione, tenendo conto di tutti i nuovi fattori».

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