Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

TORINO — L'Ifil mantiene gli impegni assunti con gli azionisti: presenta debiti più che dimezzati e torna ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Gianluigi Gabetti, presidente dell'Ifil, lo aveva detto all'assemblea dell'aprile di un anno fa: «Il ritorno al dividendo già nel 2004 è sicuramente nei programmi». E così è stato: i soci, che saranno convocati per il mese di giugno, avranno 0,062 euro per ogni azione ordinaria e 0,1654 euro per ogni risparmio, per un ammontare complessivo di 70,5 euro milioni. Ma c'è anche un altro dato positivo: gli azionisti che hanno sottoscritto l'aumento di capitale hanno già beneficiato anche dell'incremento dell'80% del valore dell'azione Ifil, oggi scambiata a 2,7 euro rispetto a 1,30 euro dei tempi in cui l'operazione è stata varata. Ieri il titolo in Borsa non ha però festeggiato e anzi ha chiuso in calo dell'1,09% a 2,72 euro. La scelta degli Stati Uniti per i prossimi investimenti è dovuta al patrimonio di contatti e relazioni consolidate che fanno capo al gruppo Agnelli e alla lunga esperienza maturata oltreoceano da Gabetti. Il presidente dell'Ifil e l'amministratore delegato John Winteler terranno loro direttamente le redini: l'ufficio di New York opererà infatti in stretto collegamento con la sede di Torino. L'obiettivo è individuare «occasioni di creazione di valore per la società», ma anche proporsi come partner per gruppi stranieri che intendano espandersi in Italia. La strategia di investimenti di Ifil passa attraverso la dismissione di alcune partecipazioni attuali. Si è parlato della cessione di Rinascente (controllata da Ifil insieme a Auchan), della Worms e del Club Med, di cui la finanziaria ha in mano rispettivamente il 53% e il 7,2% (cui si deve però aggiungere un altro 16,7% controllato dagli Agnelli attraverso Exor). Intanto il 2003 si chiude per la capogruppo con un utile di 72,7 milioni euro (nel 2002 era stata registrata una perdita di 516,4 milioni di euro): la variazione positiva deriva dal minore impatto delle perdite del gruppo Fiat e dal miglioramento del gruppo Rinascente (il risultato è passato dai 15 milioni del 2002 agli 80,4 del 2003), ai quali si aggiunge un positivo contributo di Worms.

Dai blog